I carabinieri del NORM e della Stazione di Portoferraio hanno tratto in arresto un 20enne elbano alle prime luci dell’alba di domenica 18 febbraio con l’accusa di lesioni personali aggravate ai danni della madre.
“Ho pugnalato mia madre” queste sono state le parole che il giovane ha proferito ai militari dell’Arma quando, immediatamente dopo i fatti, si è presentato con le mani insanguinate presso la caserma dei Carabinieri di Portoferraio. In base agli immediati accertamenti da parte dei militari del NORM e della Stazione, protrattisi per tutta la giornata, il 20enne, in stato confusionale, avrebbe impugnato un paio di forbici, si sarebbe recato nella camera da letto dove stava dormendo la madre e, dopo averla svegliata, si sarebbe scagliato violentemente contro di lei colpendola violentemente
alla testa.
Solo la strenua difesa della donna e le sue grida che hanno allarmato ed attirato l’attenzione del vicinato, avrebbero evitato la tragedia. La vittima è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale di Portoferraio ove, a seguito delle cure, non ha riportato gravi conseguenze fisiche,
cavandosela con qualche punto di sutura. Il figlio, intanto, fuggito di casa ancora in stato confusionale, si è costituito ai Carabinieri.
Ascoltata la donna, rinvenute le forbici sporche di sangue occultate nella vegetazione ed eseguiti tutti i rilievi del caso sulla scena del crimine, il giovane è stato dichiarato in arresto per lesioni personali aggravate e, al termine delle formalità di rito, ristretto presso la casa circondariale di
Livorno.
Successivi elementi indiziari raccolti dai militari hanno portato la Procura della Repubblica labronica a formulare nei confronti del giovane l’accusa di tentato omicidio. Il giudice, ritenendo fondata tale ipotesi accusatoria, ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della detenzione in carcere.