La Guardia di Finanza ha scovato all’Isola d’Elba dei lavoratori in nero su un’imbarcazione da diporto a noleggio. Le sanzioni
Portoferraio (Livorno). Il costante controllo economico-finanziario del territorio da parte degli uomini della Guardia di Finanza ha consentito ai finanzieri della Sezione Operativa Navale di Portoferraio di accertare, nel corso di un’attività ispettiva a contrasto del lavoro sommerso in attività commerciali nella nautica da diporto, la presenza di 2 “lavoratori in nero”.
Al momento del controllo in mare – eseguito presso una nota località turistica dell’Isola d’Elba – i lavoratori erano impegnati a svolgere mansioni a bordo di un’imbarcazione da diporto impiegata in attività di noleggio. Inoltre, durante il controllo, i finanzieri hanno accertato che l’unità navale era sprovvista delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento dell’attività di noleggio.
All’armatore dell’imbarcazione è stata applicata la sanzione amministrativa per i “lavoratori in nero” – con un limite massimo di 10.800 € per ciascun lavoratore -, la notifica dell’obbligo di ottemperare a talune prescrizioni – tra cui l’assunzione dei lavoratori per sei mesi – e la sanzione amministrativa per illegittimo utilizzo dell’imbarcazione in attività commerciale di noleggio – con un limite massimo di oltre 11.000 €.
La Guardia di Finanza, con mirate attività ispettive nell’ambito delle specifiche prerogative istituzionali di polizia economico-finanziaria e di polizia del mare, assicura il rispetto delle normative in vigore in materia di lavoro e contrasta il fenomeno “lavoro sommerso” quale azione a tutela dei lavoratori, esposti ai gravi rischi correlati all’irregolare assunzione, e degli imprenditori, con l’eliminazione dell’indebito vantaggio competitivo di coloro che operano con lo sfruttamento della manodopera irregolare.