Le mascherine diventano obbligatorie in tutti i luoghi pubblici e dove è obbligatorio mantenere la distanza sociale di sicurezza
Scatta da lunedì 20 aprile a Livorno, l’obbligo di indossare mascherine sui mezzi pubblici, sui taxi e mezzi a noleggio con conducente, nei negozi e a fare la spesa, negli uffici e luoghi chiusi, ma anche negli spazi all’aperto frequentati da più persone e dove è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale di sicurezza (1,8 mt), per ridurre la possibilità di contagio da coronavirus.
E’ stata infatti completata l’operazione di consegna dei dispositivi di protezione inviati al Comune di Livorno dalla Regione Toscana, e sarà in vigore quindi l’ordinanza del presidente Enrico Rossi (la n.26 del 6 aprile 2020) che stabilisce l’ “utilizzo obbligatorio delle mascherine chirurgiche monouso secondo modalità che garantiscano un rafforzamento delle misure di tutela della salute dei singoli e delle collettività, tenuto conto del fattore di rischio nei vari contesti”.
Il sindaco Luca Salvetti ha comunicato ieri al presidente Rossi di aver consegnato ad ogni cittadino residente due delle mascherine ricevute dalla Regione (341mila mascherine tra i 160mila residenti), attraverso una procedura che ha visto tanti dipendenti comunali impegnati nell’imbustamento dei dispositivi e nell’etichettatura delle buste. Dopodiché è partita la distribuzione porta a porta tramite l’agenzia espressi e le associazioni di volontariato coordinate dalla Protezione Civile comunale.
“Contiamo ancora una volta sulla collaborazione dei cittadini livornesi, che come ho avuto già modo di dire fin dai primi giorni di emergenza hanno avuto un comportamento molto responsabile – commenta il sindaco Luca Salvetti. “Già da diversi giorni la maggior parte delle persone che vediamo nei supermercati, nei mercati, o nelle farmacie, indossa già le mascherine, e mi auguro che l’abitudine a portare il dispositivo protettivo nei luoghi in cui è obbligatorio, si diffonda senza necessità da parte delle Forze dell’ordine di fare sanzioni”.
Le sanzioni
Si precisa che per chi non rispetta l’obbligo sono previste sanzioni amministrative, ai sensi dell’art. 4 DL n. 19 del 25/2/2020.
La sanzione amministrativa ammonta a € 400 se viene pagata entro 60 giorni dalla contestazione/notifica del verbale; si riduce però a € 280 se viene pagata entro 5 giorni (che diventano 30 per effetto dell’art 108 DL 18/2020) dalla contestazione/notifica del verbale.
Se la violazione è commessa su un veicolo (bus, taxi) la sanzione è aumentata di 1/3, quindi:€ 533,33 entro 60 giorni dalla contestazione/notifica del verbale; € 373,34 entro 5 giorni (che diventano 30 per effetto dell’art 108 DL 18/20202) dalla contestazione/notifica del verbale.
Qui trovate l’articolo che vi spiega dove e come buttarle.