I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno domenica 10 marzo, sono intervenuti nella zona di Porta a Terra al centro commerciale, a seguito della segnalazione alla Centrale Operativa di una richiesta di aiuto da parte di alcuni giovanissimi per una presunta aggressione a loro danno.
Giunti sul posto, i militari hanno identificato quattro ragazzi, due 15enni, che hanno riferito di essere stati aggrediti e colpiti, e due 16enni, facenti parte di un gruppetto più ampio di sette. Uno di questi ultimi due, livornese di origini dominicane, aveva in mano una mazza da baseball in alluminio della lunghezza di 72 cm del cui possesso non era in grado di fornire una giustificazione valida e quindi è stata sequestrata dai militari.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, operata corso indagini anche mediante l’escussione delle parti l’acquisizione di querela dalle vittime nonché l’analisi delle utenze cellulari utilizzate dagli aggressori, la mazza da baseball trovata in mano al 16enne sarebbe stata di proprietà del coetaneo, anch’egli livornese di origine ungherese, che l’avrebbe portata da casa, salvo poi essere utilizzata dall’altro per colpire i due ragazzi più piccoli. Il tutto avrebbe avuto origine da una lite scaturita per futili motivi tra gruppi di ragazzini.
Le vittime, oltre allo spavento, hanno riportato solo lesioni lievi, giudicate guaribili in 5 giorni per “trauma policontusivo” agli arti.
A carico degli altri due 16enni, invece, i carabinieri hanno presentato informativa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze. All’aggressore, infatti, è stato contestato il reato di lesioni personali, oltre a quello di porto abusivo d’arma, mentre al proprietario della mazza da baseball solo quest’ultimo reato.
Detta attività rientra nel più ampio spettro della strategia di contrasto dell’Arma di Livorno tesa ad implementare la sua attenzione anche verso le vicende riconducibili alla criminalità minorile nel prioritario interesse e tutela della collettività.