Giorno della Memoria, gli appuntamenti di venerdì 26 e sabato 27 gennaio a Livorno
Si svolgeranno tra domani venerdì 26 gennaio e sabato 27 gennaio le iniziative principali organizzate in città per il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale istituita e fissata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 per ricordare l’anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto e per commemorare la tragedia della Shoa.
Questo il programma degli appuntamenti delle due giornate.
Venerdì 26 gennaio 2024
ore 9.30, Cimitero Ebraico (Livorno,Via Don Aldo Mei)
Deposizione della corona e omaggio alla vittime della Shoah
ore 10.30, Prefettura di Livorno (Livorno, Piazza dell’Unità d’Italia, 1)
Saluti delle autorità
Testimonianza della Professoressa Giuliana Menasci
Esibizione musicale e riflessioni degli studenti degli Istituti Comprensivi “Benci – Borsi”,
“Bartolena”, “Brin” e “Micali” di Livorno
Proiezione di parte del documentario “La questione ebraica: il fascismo e gli ebrei”
Consegna Medaglie d’Onore conferite dal Capo dello Stato
ore 12:45Sala Consiliare Palazzo Comunale
Riflessione tra parole e suoni dedicati al tema della Memoria con le esecuzioni dell’ Ensemble vocale e strumentale di studenti e docenti dell’ IIS Niccolini – Palli diretti dal Maestro Paolo Filidei
a cura di Lions Club Livorno Porto Mediceo
26 Gennaio ore 17:00- Bottini dell’Olio
Massimo Signorini (Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino) – In occasione della Giornata della Memoria “Il disegno livornese di Leonardo e la famiglia Nunes” con brani di musica ebraica eseguiti alla fisarmonica e omaggi di Mascagni e Puccini
27 gennaio Ore 17 Villa Trossi Uberti
Presentazione volume “Marabù. Taccuino della prigionia” di Luciano Castelli.
A un anno esatto dalla mostra allestita a Villa Trossi con disegni e documenti della prigionia di Luciano Castelli, sabato 27 gennaio Giornata della Memoria, alle ore 17 si presenta il volume “Marabù. Taccuino della prigionia” che per la prima volta pubblica quei materiali.
Edito da Valigie Rosse (Livorno), il libro è presentato da Francesca Castelli, figlia di Luciano, e da Antonella Capitanio autrice del testo del volume dove è riprodotto il taccuino già esposto a Villa Trossi oltre ad altri disegni di Luciano Castelli (Livorno, 1921-2006).
Castelli è stato letterato, artista e uomo di cultura. Laureato in lettere all’Università di Pisa nel 1944, sin da giovane ha partecipato a numerose mostre di pittura di interesse locale e nazionale, fra cui la prestigiosa Biennale di Venezia del 1950. Ha lavorato a lungo nella scuola, prima come docente e poi come preside, ma anche come sindacalista e come formatore, occupandosi di sperimentazione e innovazione. Dai primi anni ’70 è stato preside del liceo scientifico “Francesco Cecioni” di Livorno, avviandone la trasformazione in un importante liceo sperimentale.
Ingresso libero da Via Pastrengo 21.
«L’autore di questi disegni, negli anni ’44 e ’45, si trovava in Germania deportato dai tedeschi e
lavorava in una fabbrica di carri armati con la qualifica di aiuto scrivano. Un giorno gli capitò di
trattare in modo poco ossequente un autorevole personaggio, di quelli che al loro passaggio tutti
si affrettavano a dare spazio, e dovette perciò subire un mezzo processo da parte della Direzione.
Per punizione fu estromesso dall’ufficio e mandato a fare il pompiere di fabbrica: della qual cosa
poi si reputò assai fortunato, perché gli poteva capitare molto di peggio». Luciano Castelli