Medì 2023 dedicato all’Ucraina, a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina
In occasione di questo tragico anniversario è stata presentata alla stampa a Palazzo Comunale l’edizione 2023 di “Medì, le Città hanno un’anima”, l’incontro internazionale tra le città del Mediterraneo, che intende promuovere le relazioni tra le società civili e le città e la “mediterraneità” quale cultura per vivere nella complessità attuale, significativa alternativa al bellicismo.
L’evento è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, insieme al Comune di Livorno, con la collaborazione della Diocesi e di Istoreco.
Medì, quest’anno darà voce all’Ucraina, anche se ospiterà numerose Città e Fedi del Mediterraneo, unite a Livorno da antichi legami, si terrà il 16 e 17 marzo al Teatro “Goldoni” e sarà suddiviso in 4 sessioni: il primo giorno è prevista dalle ore 17.00 una cerimonia inaugurale alla quale parteciperà anche il fondatore della Sant’Egidio Andrea Riccardi; a seguire la seconda sessione sulle “Città ferite”.
La seconda giornata sarà suddivisa nelle sessioni “Città rifugio: profughi e rifugiati nelle città del mediterraneo”, alle 9.30 e “Città di Abramo: le Fedi del mediterraneo e la città” alle ore 11.00.
A presentare Medì sono stati l’assessora comunale al Porto e Relazioni Internazionali Barbara Bonciani, con i responsabili della Comunità di Sant’Egidio Anna Ajello e Sabatino Caso.
Il comunicato del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
“E’ un anniversario che non vorremmo mai aver dovuto ricordare. Lo scoppio di una guerra che non solo ha cambiato la vita del popolo ucraino, facendo morti, feriti, profughi e città ridotte in macerie, ma che ha cambiato, sia pure in maniera diversa, anche le nostre vite, colpendo al cuore l’Europa e minando alla base l’idea di una convivenza finalmente pacifica in continente senza muri o frontiere. Oggi, a un anno dall’invasione, credo sia legittimo chiedere, così come hanno fatto i consigli comunali di tutta Italia nella loro lettera al sindaco di Kiev, che accanto agli aiuti e al sostegno verso un popolo aggredito e in lotta per la sua libertà, si mettano in atto, fin da subito, tutte le possibili soluzioni per mettere fine al conflitto ed impedire altre rovine e altre morti. Non possiamo permetterci di dimenticare la parola pace”
Anna Ajello ha sottolineato come “un anno dalla guerra in Ucraina non possa essere un anniversario da accogliere con rassegnazione, lasciando parlare solo le armi mentre cresce spaventosamente il numero dei morti. Vogliamo fare eco al grido della pace”
L’Ucraina infatti sarà, come detto, paese ospite di questa edizione della rassegna: con una testimonianza da Odessa città legata a Livorno storicamente dal commercio del grano, e poi con quella dei “bambini di Chernoby” ora di nuovo per loro, città rifugio. Sono oltre 2000 infatti, quasi tutti donne e bambini, i profughi ucraini che vivono a Livorno (circa 8000 in tutta la Toscana), città quanto mai adatta ad ospitare Medì.
“Livorno – ha detto ancora Anna Ajello – è stata scelta per Medì per la sua storia: città-porto, senza mura e senza ghetto è, più o meno consapevolmente, capace di confronto con le diversità e le avversità, di uno spirito positivo con cui affrontare le ondate della vita . E poi Livorno sa cos’è la guerra, ha conosciuto la Seconda Guerra Mondiale: bombardata da tutte le forze in campo, non distingue tra buoni e cattivi, è ostile non ad un nemico ma alla guerra in sé. Mentre soffiano intorno i venti di questa terza guerra mondiale combattuta a pezzi, davanti al respiro soffocato della gente, vogliamo fare eco al grido della pace. Si, un grido perchè la gente è stanca di soffrire. Da Livorno, terrazza sul Mediterraneo, non ci basta più solo guardare il mare di Abramo (come recita il sottotitolo dell’evento) agitato dalla Storia: e allora con la gente, le istituzioni, tanti amici della nostra città vogliamo investire in uno spirito di amicizia tra i popoli e le persone, in una cultura plurale, in un mondo depurato dei conflitti, dare forza al ritorno della pace, ridare volti e voce a chi la guerra non la vuole”
Assessora Barbara Bonciani
“Questo appuntamento annuale ci permette, come città, di fermarci due giorni per riflettere in profondità su tematiche come la pace, l’accoglienza e l’amicizia fra popoli che sono esigenze davvero trasversali ma poco ascoltate, poco comunicate. Prevale nella comunicazione di tutti i giorni la tematica della guerra, però non parliamo mai abbastanza della costruzione della pace, della presenza di una comunità civile fatta di persone comuni disposte a mettersi a disposizione ogni giorno per gli altri nella volontà di costruire un percorso di pace. Credo che questo sia un messaggio che dobbiamo portare alla nostra comunità. È vero che Livorno ha una mentalità più accogliente rispetto ad altre realtà però questo non basta, dobbiamo farla partecipare, dobbiamo renderla protagonista e con questo evento abbiamo sicuramente la possibilità di farlo, di confrontarci tutti”.
PROGRAMMA
Giovedi 16 marzo
Teatro Goldoni
I sessione- ore 17.00
CERIMONIA INAUGURALE
Indirizzi di saluto
Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno
Luca Salvetti, Sindaco di Livorno
Interviene:
Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana
Relazione Introduttiva:
Andrea Riccardi – Storico e Fondatore della Comunità di Sant’Egidio
II sessione
CITTA’ FERITE
ODESSA – Ugo Poletti, Odessa Journal
PALERMO – Giulio Fazio, Missione speranza e carità
BEIRUT – Elie Hasrouty, Familiari vittime dell’esplosione nel porto di Beirut
LIVORNO – Luchino Chessa, Associazione 10 Aprile – Famigliari Vittime Moby Prince
Venerdì 17 marzo
Teatro La Goldonetta
III sessione – ore 9.30
Indirizzi di saluto
Barbara Bonciani, Comune di Livorno
CITTA’ RIFUGIO
Profughi e rifugiati nelle città del Mediterraneo
TRIESTE – Pietro Spirito, “Il Piccolo” di Trieste
– Lorena Fornasir, Linea d’Ombra
VENTIMIGLIA – Delia Buonomo, Caffè Hobbit
LIVORNO – Natalia Petrunia, Educatrice
GENOVA – Clarisse Mbole, progetto “Corridoi umanitari”
IV sessione – ore 11.00
CITTA’ DI ABRAMO
Le Fedi del Mediterraneo e la città
SALONICCO – Vassilios Milios, storico
BEIRUT – Mohammad Sammak, consigliere politico del Gran Mufti del Libano
LIVORNO – Vittorio Mosseri, presidente Comunità ebraica di Livorno
Il Convegno è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Livorno, L’Istituto storico per la Resistenza e l’età contemporanea ed ha il patrocinio della Regione Toscana
Segreteria organizzativa:
Comunità di Sant’Egidio
Via Carraia, 2 – 57123 Livorno
Tel. 0586.211893 – Fax 0586.069959
Info per iscrizioni e partecipazione:
Comune di Livorno
Ufficio Cultura, Spettacolo e
rapporti con l’Università
e-mail: cultura@comune.livorno.it
Foto:Simona Marzi