Comunicato stampa a firma Circolo PD Salviano – La Leccia
“Le famiglie che hanno partecipato all’incontro risiedono da tempo in Borgo di Magrignano, a suo tempo
hanno pagato regolarmente la propria casa al Consorzio Edilporto in quanto soggetto attuatore e
costruttore del piano di lottizzazione oppure a un’impresa che ne faceva parte; ma oggi a distanza di anni
hanno ricevuto – come già segnalato dalla stampa cittadina – la richiesta perentoria di un nuovo
pagamento dell’abitazione dove risiedono per un importo pari o molto vicino a quanto già sostenuto per
l’acquisto della stessa casa. In altre parole dovrebbero pagare due volte per la stessa abitazione poiché il
costruttore – violando gli impegni formalmente assunti – a suo tempo non ha estinto le ipoteche gravanti
sulle abitazioni stesse.
Il fallimento del Consorzio Edilporto, avvenuto da alcuni anni, quindi si riverserebbe interamente su
famiglie che si sono comportate in modo corretto pagando quanto necessario. Dovrebbero pagare due
volte o quasi per la solita abitazione. A oggi le famiglie in causa sono circa 50 unità.
Sono evidenti l’ingiustizia e la insostenibilità di una simile situazione che ha già provocato tante sofferenze
e che potrebbe avere sbocchi gravi e pesanti.
Giustamente, trattandosi di un rapporto tra privati, le famiglie vittime di questa vicenda si stanno tutelando
con i propri avvocati per risolvere nel modo migliore possibile i difficili problemi aperti.
Il Circolo PD Salviano – La Leccia pertanto esprime piena solidarietà politica e morale alle famiglie di
Borgo di Magrignano che da tempo soffrono una situazione difficile e inaccettabile e auspica che emerga
quanto prima una soluzione positiva e rasserenante.
Il Circolo inoltre ritiene necessario che si crei un fronte di larga solidarietà a queste famiglie e che si
attivino tutte le iniziative possibili di sostegno politico e morale verso chi conduce un’azione – in solitudine
– di per se complicata e difficile.
A nostro avviso dovrebbe essere sviluppata una adeguata e articolata iniziativa di tutti i soggetti
istituzionali e rappresentativi del nostro territorio ( Regione toscana, Prefettura, Comune di Livorno )
verificando la possibilità di creare un tavolo di confronto tra le Istituzioni e le forze interessate per
contribuire alla soluzione dei problemi aperti.
Come già descritto dalla stampa, le ipoteche non estinte dal Consorzio Edilporto, sono state cartolarizzate
e cedute ad una società di scopo, la Fedaia SPV; tale operazione solitamente viene posta in essere dalla
banca cedente per liberarsi di attività ritenute inesigibili e per smobilitare risorse proprie accantonate a
copertura delle stesse attività; la cessione avviene ad un prezzo di gran lunga inferiore rispetto al valore “su
carta” e l’obiettivo dell’acquirente consiste nel massimizzare il profitto rispetto al prezzo d’acquisto; al
netto di questo, è del tutto evidente che quanto richiesto ai residenti, oltre che moralmente inaccettabile,
non possa essere il punto di partenza per un confronto costruttivo. E’ necessario porre le basi affinché le
parti discutano per trovare una soluzione ragionevole ad un problema che potrebbe portare a pesanti
ripercussioni sociali, e – in questo contesto – le rappresentanze pubbliche possono assumere un ruolo
rilevante.
Come giustamente ha già ricordato l’assessore Raspanti la vicenda livornese mette in evidenza l’esigenza di
nuove normative nazionali in materia.
In definitiva la questione pur appartenendo alla sfera del rapporto tra privati deve vedere una presenza
attiva anche di una largo schieramento istituzionale e sociale al fine di contrastare una evidente ingiustizia
sociale e normativa”