“Ovunque in Italia, e dunque anche a Livorno e nella provincia livornese, la scelta degli elettori sarà tra una destra radicale e antieuropea egemonizzata dalla Meloni e da Salvini e un centrosinistra che ha come valori fondanti la difesa della Costituzione, la promozione di politiche sociali attente ai più deboli e la tutela dell’interesse nazionale in Europa. Questa destra fa paura sia per le ricette che propone (tutte fondate sulla coltivazione della paura dei cittadini e sulla rottura del legame con l’Europa) sia per l’incapacità di sciogliere i legami con un passato che ha portato rovina al nostro paese (basti pensare all’orgoglio della Meloni per una fiamma che è direttamente legata alla figura di Mussolini). La città di Livorno è orgogliosa del proprio legame con l’antifascismo e sono sicuro che anche il 25 settembre quei valori immortali si faranno sentire. Di fronte ad una scelta chiara e netta tra destra radicale e centrosinistra, ogni voto portato a forze che pretendono di stare in mezzo e di non scegliere è un voto che di fatto aiuterà la Meloni e Salvini”.
Caro energia e lavoro per il territorio
“Se da un lato colpisce la faccia tosta della destra e dei Cinque Stelle, che ieri hanno affossato il Governo Draghi e oggi chiedono proprio a Draghi di intervenire sul caro energia, è solo il Partito Democratico che ha le soluzioni più serie e realistiche contro il caro energia. Tetto nazionale ed europeo al prezzo del gas, bolletta sociale per i ceti deboli, estensione del credito d’imposta per le aziende più colpite, disaccoppiamento tra prezzo del gas e prezzo delle altre forme di energia: sono alcune tra le proposte fatte dal PD e che possono essere adottate subito, mentre ribadiamo la piena fiducia nella capacità che avrà Draghi di affrontare l’emergenza gas (che nasce, ricordiamolo, dal ricatto mosso dalla dittatura di Putin a tutta l’Europa). Il voto del 25 settembre sarà fondamentale anche per questo, perché è solo la serietà e la concretezza che permettono di affrontare le vere urgenze del paese. Vale anche per il tema lavoro, tanto importante per il nostro territorio: salario minimo, abolizione dei finti stage, maggiori investimenti sulle aree di crisi industriale complessa sono alcuni dei punti fermi del nostro impegno anche per il territorio livornese. Un territorio dove c’è bisogno di proseguire e concludere battaglie parlamentari che sono state avviate in questa legislatura”.