Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma Buongiorno Livorno
“Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo presentato un question time sulla proposta di riorganizzazione proposta dai vertici di ASA S.p.A., che avrebbe forti impatti sui servizi e in particolare su quello di pronto intervento in reperibilità. Com’è noto ASA non è solo una società partecipata dal Comune di Livorno ma, soprattutto, è il gestore di vari servizi pubblici essenziali che le sono stati affidati dal Comune, che ne è il titolare; parliamo di distribuzione del gas, servizio idrico, servizio di fognatura e depurazione, cioè di servizi con un grande impatto sulla vita quotidiana dei cittadini, in termini anche di sicurezza e salute.
La normativa, peraltro, assegna agli enti locali un ruolo di primissimo piano: ai sensi dell’art. 113 comma 11 del TUEL i rapporti tra enti locali e società (sia quelle che erogano il servizio sia quelle che ne gestiscono reti e impianti) sono regolati da contratti precisi, che devono prevedere sia i livelli dei servizi da garantire sia gli adeguati strumenti per verificare che questi vengano rispettati. Sulla distribuzione del gas, ad esempio, che in termini di sicurezza è il servizio che presenta più rischi, la normativa di settore (il cosiddetto “decreto Letta” o D. L. 164/2000) all’art. 14 stabilisce: “L’attività di distribuzione di gas naturale è attività di servizio pubblico. Il servizio è affidato esclusivamente mediante gara per periodi non superiori a dodici anni.
Gli enti locali che affidano il servizio, anche in forma associata, svolgono attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e di controllo sulle attività di distribuzione, ed i loro rapporti con il gestore del servizio sono regolati da appositi contratti di servizio, sulla base di un contratto tipo predisposto dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas ed approvato dal Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.
Il modello di contratto di servizio, conseguentemente, prevede che il Comune con funzione di stazione appaltante per la gara gas svolga anche la funzione di delegato da parte degli altri enti locali presenti nell’Ambito Territoriale Minimo (ATEM) e componga insieme a questi un Comitato di Monitoraggio, con il dovere appunto di controllare e monitorare l’operato del gestore.
Per verificare l’adempimento degli obblighi contrattuali e il rispetto delle norme che disciplinano lo svolgimento del servizio, il delegato (nel nostro caso il Comune di Livorno) e il Comitato di Monitoraggio possono svolgere nei confronti del Gestore attività di controllo, con modalità compatibili con le esigenze aziendali di quest’ultimo. In particolare, il Delegato e il Comitato di Monitoraggio hanno a) il diritto di chiedere al gestore, e da questo ottenere tempestivamente, dati, documenti e informazioni sullo svolgimento del servizio; b) il diritto di accedere a reti e impianti, anche avvalendosi di terzi all’uopo incaricati, con un preavviso minimo di 5 (cinque) giorni lavorativi.
Questo esempio rende evidente quale sia – o dovrebbe essere – il ruolo dei Comuni rispetto ai gestori. Ciò vale per ogni servizio pubblico affidato. Abbiamo chiesto all’amministrazione del Comune di Livorno con quale modalità, alla luce della riorganizzazione posta in essere dall’Azienda stessa, esso abbia verificato il mantenimento dei livelli di sicurezza dei servizi pubblici affidati ad ASA.
Siamo rimasti negativamente colpiti dalla risposta dell’assessore Simoncini: non è stata effettuata, semplicemente, alcuna verifica diretta. Simoncini ha detto che i controlli spetterebbero a soggetti esterni quale l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) il che, secondo noi, dimostra la totale assenza di consapevolezza del fatto che è il Comune ad avere il dovere di monitorare e verificare che i servizi affidati siano svolti correttamente e che il gestore garantisca come prima cosai livelli di sicurezza stabiliti nel contratto di servizio.
Il Comune di Livorno non ha ancora bandito la gara per il servizio di distribuzione del gas e quindi non ha sottoscritto il contratto “tipo”: dunque, che cosa prevede su questo il contratto attualmente esistente? É in linea con la normativa? E con il ruolo che l’ente locale deve svolgere? L’ARERA non può sostituire il Comune in quanto la sua funzione è decisamente un’altra: si tratta infatti di un’agenzia indipendente che si occupa di stabilire i livelli minimi di qualità dei servizi per gli aspetti tecnici e contrattuali e per gli standard di servizio; il suo compito è tutelare gli interessi dei consumatori e promuovere la concorrenza, l’efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualità, attraverso l’attività di regolazione e di controllo.
Siamo molto preoccupati e approfondiremo il tema, sia in merito al servizio di distribuzione gas che per quanto riguarda gli altri servizi affidati ad ASA. Nel frattempo, in attesa di urgenti e indispensabili verifiche da parte di tutti gli enti locali coinvolti, ASA deve assolutamente bloccare la riorganizzazione che sta portando avanti. Non è solo questione di correttezza: in gioco ci sono la nostra salute e la nostra sicurezza”