Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Direttivo di Buongiorno Livorno
“Dalle dichiarazioni rilasciate il 7 Dicembre 2021, durante la settima commissione, da Barbara Bonciani – assessora con delega, tra l’altro, al porto e all’integrazione fra porto e città – emerge con chiarezza una sostanziale mancanza di consapevolezza di quanto siano centrali le competenze del Comune in materia di portualità. Ci sembra quindi opportuno soffermarci su alcuni aspetti, per noi fondamentali. Il Comune è ancora ben lontano dall’aver terminato la definizione dei piani particolareggiati, che interessano anche la zona del porto passeggeri e della stazione marittima: una carenza gravissima, anche solo dal punto di vista dell’elaborazione delle bozze tecniche. Gravissima, sì, soprattutto se pensiamo a quanto siano state ingenti le risorse pubbliche investite dai singoli enti per la redazione dei rispettivi piani regolatori: ricordiamo che il Piano Regolatore Portuale (PrP) fu approvato nel 2015, e il nuovo piano strutturale nel 2019, dopo 10 anni di gestazione e alla luce di un dibattito pubblico svoltosi nel 2016. Solo dopo che il Comune, di concerto con l’Autorità di Sistema Portuale, avrà definito il piano particolareggiato (previsto dal piano strutturale e che riguarda le aree immediatamente a ridosso della zona attualmente utilizzata per imbarco e sbarco dei traghetti, vale a dire la zona tra via della Cinta esterna e area del forte S. Pietro), solo allora infatti sarà possibile decidere la destinazione dell’area del Rivellino, attualmente occupata dall’impianto di depurazione dei reflui urbani con tutto quello che ciò implica. Su questo aspetto l’assessora Bonciani, quando le è stato chiesto, in commissione, un aggiornamento sullo stato di avanzamento del terminal passeggeri, ha taciuto, scegliendo di trincerarsi dietro le difficoltà economiche relative all’aggiudicatario della gara per la realizzazione della zona passeggeri e che coinvolge la società Porto Livorno 2000. Quanto alla crisi economica del socio di maggioranza della società aggiudicataria del bando, che a Livorno dovrebbe gestire i servizi di accoglienza ai passeggeri, e alle eventuali ricadute sul territorio, anche di questo è doveroso parlare: perché sia l’Autorità di Sistema Portuale sia il Comune potrebbero, e dovrebbero, svolgere un ruolo attivo a superare gli ostacoli che al momento impediscono lo sviluppo dell’area e a tutelare gli attuali livelli occupazionali. Ma le parole pronunciate, e quelle NON pronunciate, dall’assessora rivelano una sostanziale mancanza di conoscenza del problema, unita a molta confusione sui temi portuali e a una grave sottovalutazione del ruolo e dei compiti del Comune. Nell’attuazione del piano strutturale vigente, infatti, è centrale (o dovrebbe esserlo!) la definizione urbanistica dell’area: invece si continuano a rinviare le procedure previste per metterlo in pratica, procedure per altro strategiche se si vuole dare vita a un’area che attragga e accresca l’attività turistica legata alle crociere e che porti nuova vita all’intero quartiere della Venezia, i cui residenti e commercianti, com’è noto, soffrono particolari criticità. Chiedere di dimostrare la propria competenza specifica e di avere risposte a problemi reali e concreti ci pare il minimo; fornirle, doveroso”