Comunicato stampa a firma Livorno Popolare
“Oggi si è verificato un fatto di estrema gravità durante la seduta della Commissione Lavoro.
È stata annunciata la nomina del nuovo Vicepresidente, incarico fino a oggi ricoperto dalla consigliera uscente Trotta, esponente di Livorno Popolare. La decisione, presa dalla Presidente della Commissione Castellani, appartenente alla maggioranza, ha portato alla sostituzione della carica con il consigliere di Fratelli d’Italia, Palumbo.
Non possiamo accettare che questa nomina venga considerata una semplice scelta di routine: al contrario, riteniamo che si tratti di un atto politico ben preciso, con implicazioni che vanno ben oltre la singola sostituzione. È evidente che questa decisione non sia casuale, ma piuttosto frutto di una strategia mirata a ridurre la rappresentanza della sinistra nelle istituzioni locali e, al contempo, favorire le forze della destra.
La nomina della consigliera Trotta all’inizio del mandato era stata motivata dal forte impegno portato avanti nello scorso Consiglio da parte di Potere al Popolo, e ora in coalizione con Possibile, impegno che ha avuto un impatto significativo sul territorio, contribuendo a portare avanti battaglie fondamentali come quella per il salario minimo e per l’internalizzazione dei lavoratori, temi che toccano direttamente la vita di centinaia di famiglie livornesi. L’incarico di vicepresidente della Commissione 3 garantiva una voce competente e sensibile alle istanze dei lavoratori, ponendo al centro del dibattito le esigenze di chi lavora e lotta quotidianamente per condizioni di lavoro dignitose e per la tutela dei propri diritti.
La scelta di sostituirla con un esponente di Fratelli d’Italia come il consigliere Palumbo rappresenta l’esatto opposto di questa visione. Sono recenti, infatti, le sue dichiarazioni a favore di politiche di esternalizzazione, persino in settori cruciali come quello educativo, dove la precarizzazione e la privatizzazione dei servizi rischiano di compromettere diritti fondamentali. L’affidamento di questo ruolo a un rappresentante di una forza politica che sostiene la precarizzazione del lavoro e la riduzione delle tutele dimostra chiaramente un cambio di rotta preoccupante.
Noi di Livorno Popolare denunciamo con forza questa scelta, che non solo penalizza la nostra rappresentanza politica, ma traduce in atti concreti una convergenza tra la maggioranza e la destra.
Non possiamo ignorare il ruolo ambiguo del PD in questa vicenda. Ancora una volta, si dichiara contrario alla destra ma nei fatti ne avalla le scelte, sacrificando temi cruciali come il salario minimo e la tutela dei lavoratori. Il loro silenzio o opportunismo politico non ci sorprende, ma Livorno Popolare non accetta giochi di palazzo né compromessi al ribasso. Continueremo a lottare con coerenza per i diritti dei lavoratori, senza ambiguità.
Siamo convinti che questa operazione sia un attacco alla pluralità e alla democrazia che non può essere ignorato né accettato passivamente.
Livorno Popolare continuerà a essere presente, dentro e fuori le istituzioni, per tutelare l’interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, per opporsi alle logiche di smantellamento dei diritti e per costruire un’alternativa che rimetta al centro la dignità delle persone e la giustizia sociale”