Comunicato stampa sulla bocciatura delle proposte fatte in consiglio comunale dai consiglieri Costanza Vaccaro e Gianluca Di Liberti
“Una serie di proposte concrete, a basso costo, per migliorare la qualità della vita di chi abita e visita Montenero, una frazione la cui bellezza per anni, non solo non è stata valorizzata, ma neppure ben conservata. Potenziamento dell’illuminazione pubblica da via Mondolfi sino a viale del Tirreno e via Giovanni XXIII; affidamento in gestione degli chalet e dei bagni pubblici abbandonati; riqualificazione del piazzale Giovanni XXIII; una revisione degli arredi urbani; cartellonistica per percorsi e sentieri; il ripristino della struttura ex asilo Arcobaleno.
Erano queste in sintesi le proposte, gran parte di esse derivate dai suggerimenti provenienti da residenti e cittadini, nell’intento di abbellire – con poco sforzo economico – una delle zone collinari più incantevoli della città e punto attrattivo del turismo religioso.
La mozione fu portata mesi fa in consiglio comunale ma, in fase di trattazione, il Pd e la maggioranza ci chiesero un passaggio ulteriore in commissione, per un più ampio coinvolgimento. Abbiamo raccolto l’invito e alla commissione hanno avuto modo di partecipare anche alcuni residenti che, intervenuti, hanno fornito preziosi contributi.
La speranza era che questo pacchetto di proposte concrete, non certo un irrealizzabile libro dei sogni, potesse essere un documento condiviso da tutte le forze politiche.
Purtroppo stamani in consiglio comunale, nonostante il voto favorevole di tutte le opposizioni, la mozione su Montenero è stata bocciata dal Pd, a dispetto della nostra disponibilità ad emendarla anche con la maggioranza, così come avvenuto con le altre forze politiche.
Il risultato è che tutto il pacchetto di interventi per Montenero finisce di nuovo nel dimenticatoio comunale, riportando l’orologio indietro nel tempo.
Siamo di fronte ad una maggioranza PD che, con scuse patetiche, boccia gli atti dell’opposizione, anche quelli che condivide, poiché non vuole riconoscere all’avversario il merito di una azione politica a favore della collettività.
Una maggioranza che evidentemente antepone la lotta politica all’interesse di una intera comunità”