Comunicato stampa a firma Movimento 5 Stelle Livorno sulla situazione dell’inceneritore
“Ci sono precise responsabilità politico-tecniche per quello che sta succedendo in Aamps e per il fatto che l’inceneritore sia stato (fortunatamente) fermato, perché produce ceneri nocive. Questo è soltanto l’ultimo grave episodio che si sta consumando sulla pelle dei cittadini.
Come da copione, questa giunta ci mette la faccia solo quando c’è da tagliare nastri o da prendersi meriti (ben pochi, a dire il vero). Quando invece c’e da parlare di problemi gravi, la faccia ce la devono mettere i tecnici: infatti sul Tirreno di oggi solo il direttore di Aamps Alessandri viene chiamato a giustificare una situazione grave e insostenibile, anche perché si tratta di un campione di ceneri nocive risalenti allo scorso febbraio.
La domanda sorge spontanea: da febbraio ad oggi l’inceneritore ha bellamente continuato a lavorare inquinando più del normale, come non ha mai fatto prima d’ora , in 50 anni di attività?
Se così fosse la situazione sarebbe ancora più grave per la salute dei cittadini e dei lavoratori di Aamps.
Se Salvetti cominciasse, almeno l’ultimo anno del suo mandato, a svestire i panni del presentatore per indossare finalmente quelli di un sindaco, dovrebbe richiamare l’assessora Cepparello e l’amministratore unico Raphael Rossi alle loro innegabili responsabilità pretendendo le loro dimissioni. Questo gravissimo episodio infatti è solo la punta dell’iceberg di una disastrosa gestione di Aamps che sta costando ai cittadini in termini di salute e soldi.
Da anni diciamo che l’impianto è vetusto e che doveva essere spento una volta finita la procedura di concordato, portando avanti progetti di impianti alternativi all’incenerimento.
Il concordato si è chiuso, ma lo spegnimento dell’inceneritore, fissato per la fine del 2021, è slittato prima a ottobre 2023, poi al 31 dicembre 2023, per poi essere nuovamente rinviato a data da destinarsi. Ovviamente senza pensare ad alcuna alternativa impiantistica ambientalmente meno impattante dell’incenerimento.
Ci risulta poi che si sia svolto in Regione un recente incontro sulla richiesta di rinnovo dell’autorizzazione per l’attività dell’impianto e che il risultato di tale incontro non abbia avuto l’esito sperato dal Comune, in quanto la documentazione trasmessa da Aamps è stata giudicata gravemente lacunosa.
Di tutto questo chiederemo conto in consiglio comunale.
Nel frattempo ci auguriamo che l’inadeguatezza di questa classe politica non debba essere pagata a caro prezzo dai cittadini in futuro, né in termini ambientali, né in termini economici. Questa situazione rischia di provocare impatti sul bilancio di Aamps e sull’esborso futuro della Tari per famiglie e imprese. In queste stesse ore si annunciano di nuovo le manovre pre-elettorali con esenzioni e agevolazioni Tari, ma senza un cambio di passo nella gestione di Aamps il futuro si preannuncia ben diverso, al di là del fumo (tossico) che si getta negli occhi dei cittadini”