“La buona notizia delle ultimissime ore è che il Ministero dei Trasporti ha dato il via libera a un finanziamento da 3,1 milioni di euro per lo sviluppo dell’interporto di Guasticce. Un’iniezione di fiducia importante che però non basta a dare un futuro all’area di crisi complessa della costa livornese. Serve una strategia di più lungo periodo, capace di incentivare soprattutto i giovani ad avviare un’impresa sul loro territorio. Ecco perché nelle prossime settimane proporrò al governo di estendere il progetto Resto al Sud, pensato per il meridione e le zone terremotate del centro, anche alle aree di crisi complessa. Servono incentivi, sgravi fiscali, contributi a fondo perduto e soprattutto un sistema di garanzia statale per l’accesso al credito bancario che consentano ai giovani che vogliono aprire un’attività nel luogo in cui vivono, di poterlo fare senza il timore di essere lasciati soli. Questo è il momento di avere coraggio e investire sul futuro, altrimenti, non appena cesserà il blocco dei licenziamenti disposto dalle misure anti Covid, assisteremo a uno spopolamento della nostra città, con i migliori cervelli pronti a fare le valigie e spostarsi dove ci sono migliori opportunità. Scongiurare questo scenario è il nostro dovere”.
Così Francesco Berti, deputato del Movimento 5 stelle alla Camera.
“Dal quando nel 2015 è stata decretata l’istituzione dell’area di crisi complessa per la nostra provincia – conclude Berti – nulla è stato fatto. L’accordo di programma per il rilancio e la reindustrializzazione è rimasto lettera morta, ad eccezione del Polo Tecnologico voluto dal sindaco Nogarin. La Regione e Invitalia hanno letteralmente abbandonato la città e i bandi fatti fino a questo momento sono andati deserti. È ora di imporre un cambio di passo, in attesa di capire quali progetti abbia per la costa il nuovo presidente della Toscana. Ad oggi il piano Resto al sud ha visto 84 milioni di investimenti, 134 milioni di agevolazioni e oltre 16.000 nuovi occupati. Replicare questo modello anche a Livorno è possibile”.