Comunicato stampa a firma Buongiorno Livorno La sinistra di Collesalvetti Potere al Popolo Livorno Rifondazione Comunista Livorno Rifondazione Comunista Pisa Una città in comune Pisa
“Da Collesalvetti, Livorno e Pisa chiediamo che finalmente i nostri comuni agiscano in sinergia per tutelare l’ambiente, la qualità della vita e la salute delle persone che abitano in aree prossime al polo chimico imperniato sulla raffineria Eni di Stagno e porto di Livorno. A questo fine chiediamo che le commissioni consiliari dei tre comuni si incontrino in modo congiunto per discutere la situazione lamentata da cittadine e cittadini ormai da anni. Non solo, chiediamo che i sindaci delle nostre città, in qualità di autorità sanitarie, aprano ufficialmente un confronto con gli enti interessati e una discussione pubblica seria con la cittadinanza. Inoltre, riteniamo che non sia più procrastinabile la realizzazione di adeguate campagne di monitoraggio.
Ci sembra francamente che non si possa più aspettare ad agire: non solo siamo infatti all’ennesima denuncia di cittadini e cittadine che da anni vivono una situazione critica dovuta all’inquinamento causato dagli stabilimenti chimici attivi nell’area industriale di Stagno e nel porto di Livorno, abbiamo anche visto in questi anni quella stessa cittadinanza chiedere attenzione alle istituzioni e avere fiducia nel loro intervento, intervento che non c’è mai stato.
In sede ufficiale già nel 2020 l’ARPAT segnalò la necessità che le amministrazioni comunali si facessero parte attiva per riuscire ad ottenere una conoscenza approfondita e una valutazione chiara di quanto avviene. Pisa, Livorno e Collesalvetti dovevano quindi agire in sinergia nei confronti di Regione, Ministero della Transizione Ecologica e capitaneria del porto di Livorno, adsp ma anche nei confronti delle imprese che operano a Stagno e che, come evidenziò ARPAT, in certi casi non erano collaborative.
Non si poteva aspettare allora, figuriamoci oggi che sono passati altri due anni: si sa solo vagamente che le maleodoranze sono causate dell’area industriale di Stagno e dalle attività condotte dalle navi nel porto di Livorno, ma manca ancora una seria valutazione dell’impatto non solo sulla qualità della vita ma anche, eventualmente, sulla salute dei e delle residenti. Se circa due anni si pensava che fosse stato avviato un percorso di uscita dalle criticità, oggi ci si rende conto che così non è stato. Tanto che ci sono famiglie in fuga dalle zone più soggette alle maleodoranze.
Non è più accettabile che le nostre amministrazioni non si coordinino e non si decidano a dare una svolta a questa situazione: noi sosteniamo le cittadine e i cittadini che in questi anni si sono mossi per difendere la loro salute e qualità della vita e faremo ogni atto necessario a costruire un’azione comune tra i nostri territori per dare loro voce e per rendere nuovamente l’aria davvero respirabile.
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