Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Partito Democratico sulla rigenerazione di Piazza Garibaldi
” Con la riunione congiunta della III e IV commissione abbiamo iniziato un percorso partecipativo istituzionale per la rigenerazione di Piazza Garibaldi. In questa prima occasione abbiamo sentito in audizione i comitati di quartiere, associazioni e le realtà che hanno partecipato tra il 2017 e il 2019 ai bandi regionali, promossi dall’Assessore Vittorio Bugli, sulla sicurezza e rigenerazione urbana.
Non consideriamo fallimentare quel percorso. Le esperienze sentite in commissione ne sono una dimostrazione positiva riconosciuto a Livorno e non solo. Guardiamo ad esempio la galleria di street art “Uovo alla Pop”. Quei progetti hanno dato dei risultati importanti, almeno nella fase iniziale, rivitalizzando la Piazza Garibaldi. Non neghiamo inoltre che ci siano stati anche dei limiti, che peraltro sono stati posti bene in evidenza dalle stesse associazioni.
In particolare, sono emersi nel dibattito due punti: la necessità di una progettualità strutturata nel tempo e di qualità. In questo è venuto meno il supporto della precedente amministrazione comunale guidata da Nogarin-Sorgente, che non ha saputo capitalizzare il lavoro che la Regione Toscana, insieme ad associazioni e cittadini, aveva messo a disposizione. Cosa che probabilmente ci saremmo dovuti aspettare poiché il Comune di Livorno, nella passata consiliatura, fu l’unico a non partecipare a quei bandi regionali direttamente e dall’inizio. Discutibile inoltre la gestione dei bandi per l’assegnazione delle baracchine sulla base della migliore offerta economica che ha portato oggi alla chiusura di otto strutture, con conseguente desertificazione della piazza.
Quello della sicurezza delle Piazza Garibaldi e delle piazze più in generale è un tema vero, complesso, che richiede risposte diverse e articolate. L’ Amministrazione Comunale non può affrontare questa criticità da sola. Serve la consapevolezza del problema, da parte di tutte le istituzioni preposte all’ordine pubblico, oltre ogni statistica; servono le sinergie delle varie forze dell’ordine per promuovere un controllo intelligente del territorio e da costruire con le realtà associative del quartiere.
Non siamo favorevoli a una militarizzazione delle piazze ma a controlli mirati, circoscritti, in alcune aree, in determinati orari e ad attività investigative tese a fare emergere situazioni di illegalità, in particolare sugli affitti dei locali commerciali e non. Questo può essere efficace nell’immediato ma non è sufficiente. Per questo abbiamo avviato il progetto “conversazioni urbane” su Piazza Garibaldi.
Prima di tutto dobbiamo darci un traguardo: come vediamo la Piazza Garibaldi nel futuro? Noi la vediamo integrata nel centro storico allargato, rigenerata, seguendo una vocazione culturale, turistica e commerciale. In questo quadro possiamo individuare interventi sul decoro urbano; sulla riqualificazione sul piano urbanistico e commerciale, premiando la qualità dei progetti; sulla partecipazione e sulla rivitalizzazione culturale.
Su questi temi chiederemo un impegno alla prossima Amministrazione Regionale con la quale dovrà essere avviato una condivisione dei percorsi e degli obiettivi, dove sarà fondamentale la partecipazione dei cittadini e dei commercianti.Un percorso tutto da costruire con la consapevolezza di dover fare presto e bene.”