Comunicato stampa a firma della Segreteria UC Livorno
“L’attentato al giornalista Rai Sigfrido Ranucci è un atto di una gravità assoluta.
Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà a lui e alla sua famiglia. Ci rivolgiamo agli
inquirenti affinché le indagini siano affidate ai massimi livelli e si arrivi con celerità a
individuare gli esecutori e i mandanti.
Sappiamo bene come Report e altri programmi d’inchiesta della Rai siano stati, nel tempo,
oggetto di attacchi da parte di potentati economici e politici, oltre che di molteplici tentativi
di indebolimento, spesso facendo leva su una ridotta copertura di garanzie legali.
Vogliamo, in questa occasione, soffermarci a riflettere sullo stato complessivo della
stampa mondiale e italiana: sempre più sotto attacco, sempre meno libera di esercitare il
proprio ruolo.
Rivolgiamo il nostro pensiero alle centinaia di giornalisti, inviati e operatori che
hanno perso la vita nei teatri di guerra odierni, spesso oggetto di attacchi diretti, nel
tentativo di ostacolare la libera circolazione di informazioni e immagini.
Ricordiamo inoltre che l’Italia è, colpevolmente, da tempo molto indietro nelle classifiche
internazionali sulla libertà di stampa: siamo ormai dietro a tutti i Paesi europei, accanto a
realtà che non vantano una solida tradizione di libertà e democrazia.
Per questi motivi, il tema della difesa della libertà d’informazione non può essere
derubricato a questione secondaria: deve diventare una parte fondamentale di un
programma politico e culturale alternativo rispetto allo stato delle cose e rispetto a
chi oggi governa il Paese.
Serve garantire sicurezza, tutela e indipendenza a chi ogni giorno svolge il proprio lavoro
di informazione con coraggio e senso civico. Senza libertà di stampa non può esistere
una società consapevole né una democrazia compiuta.
Ancora una volta, esprimiamo la nostra solidarietà a Sigfrido Ranucci, alla sua squadra
e a tutti coloro che, con professionalità e coraggio, difendono ogni giorno il diritto
dei cittadini a conoscere la verità.
Siamo con loro, e siamo per la difesa di una stampa libera”











