di Giorgio Billeri
Chiamatela Venacini. O Bonanucci. E’ la premiata ditta delle mani di velluto, la coppia dei sogni che trascina fuori la Pielle da una partita-palude e la trascina lassù, nelle parti altissime della classifica, a sette giorni dalla madre di tutte le partite, quella contro Roseto. Venucci ricuce lo strappo nel primo tempo, Bonacini mette la pietr tombale sulla partita di Latina (finale 71-78). Ma intorno ai due fenomeni c’è un gruppo vivo, maturo, fatto di architetti ma anche di capomastri che mettono il mattoncino giusto al momento giusto: Vedovato, in doppia cifra, Cepic, decisivo con punti ed energia, capitan Campori, Donzelli, Del Testa, il fighter Paesano. Non è stato facile, perchè Latina è squadra di carattere, esperta, temibile in casa: ma nel finale è venuta fuori la voglia, il talento, la garra dei ragazzi di Campanella, alla seconda vittoria di fila lontano dal Palallende: e senza Leonzio, non al meglio, che ha giocato spiccioli di partita. Latina, nobile decaduta, non è la Cenerentola che la classifica accredita. Certo, l’entusiasmo si è spento come una candela, consumata da problemi societari e dal ridimensionamento tecnico dopo la retrocessione, ma guai a prendere sottogamba una squadra esperta, solida, capace di attaccare sempre al limite dei 24″, di selezionare con cura i suoi tiri. Ci vuole la migliore Pielle, insomma, per uscire indenne dalla palude pontina: n settimana la fine del tormentone Zahariev non ha sorpreso più di tanto la squadra di Campanella, che in attesa del sospiratissimo straniero deve, ancora una volta, andare oltre ai propri limiti.
Le partenze ad handicap della Pielle ormai non fa più notizia. Attacco inceppato, poca intensità in difesa, Bonacini chiuso in una gabbia preparata da coach Martellossi. Paci e Mennella mettono in ritmo Latina, formazione quadrata, pur senza stelle. Il 19-13 del primo quarto è lo specchio di una Pielle sottotono, con Leonzio fisicamente non al top, e si vede. Ci vuole la scossa di Venucci: basta chiedere. Mentre la Pielle soffre sotto, il mancino di S.Vincenzo confeziona un secondo quarto da leccarsi i baffi, 12 punti che mandano la Toscana Legno all’intervallo lungo a un possesso di distanza: 35-32. Ma poi arriva la vera Pielle. Bonacini mette se stesso e gli altri in ritmo, la difesa inizia a mordere le caviglie di Paci, Latina non trova più attacchi facili. E così arriva il sorpasso, e poi l’allungo decisivo, nonostante che i laziali tornino sul meno tre (69-72) con due triple tutto sommato casuali. Ma è la sera della Pielle, che questa vittoria la vuole, la suda, l’artiglia: e ora sotto con il Moloch Roseto, aspettando lo straniero che sarà.
LATINA: Paci 19, Baldasso 14, Merletto 11, Caffaro 8, Giancarli, Mennella 14, Rossi, Ambrosetti 4, Amo 1, Tarozzi, Zappone, Guastamacchia. PIELLE: Venucci 19, Bonacini 17, Del Testa 5, Leonzio 2, Donzelli 7, Vedovato 12, Cepic 7, Baggiani, Campori 5.
LA CLASSIFICA: Roseto 36, Gema 26, Pielle, Luiss Roma, Herons, Ruvo 24, Virtus Roma 22, Jesi 20, Caserta, Chieti 18, S, Antimo, Piombino, Fabriano 16, Chiusi 14, Ravenna, Salerno 12, San Severo, Cassino, Rieti 10, Latina 8.
Foto: Simona Marzi