Bella, viva e ben messa in campo.
La squadra di Marco Amelia si presenta al Porta Elisa con l’appeal di due vittorie e la convinzione di poter credere in un “sogno”.
Si riparte con la formazione che solo una settimana fa ha vinto e convinto all’Armando Picchi con la Pistoiese.
Fin da subito, la sensazione è quella di poter riuscire a fare l’impresa. La Lucchese pare a tratti rassegnata, lenta e prevedibile. Nel primo tempo ci provano Bussaglia,Mazzarani e Dubiskas, mentre gli avversari si devono arrendere all’ottimo Neri che blinda la porta amaranto.
Nei secondi 45′, anche se con maggior difficoltà, il Livorno confeziona almeno altre due occasioni da goal, ma il rammarico più grande rimane la palla sprecata da Dubiskas nel pieno recupero finale, con la lucchese in inferiorità numerica.
Arriva così un punto che fa pensare e niente altro. Pensare a quanto poco sarebbe servito per riuscir a portare la barca in salvo. Pensare che se questa squadra fosse stata rimaneggata ad inizio gennaio, forse non eravamo qua a leccarci le ferite. Pensare che ad oggi solo un miracolo può cambiare la situazione.
Como, Pro Patria e Pro Sesto. Per smettere di soffrire.