Strepitosa la giocata con la quale Alessandro Gesi, il tre quarti livornese classe 2003 dell’Unicusano Livorno Rugby (attivo pure nell’Accademia di Franchigia FIR delle Zebre Parma), ha segnato, la terza meta dell’Italia under 20 nella sfida contro il Giappone, valida per la finale per l’undicesimo posto del mondiale di categoria. L’atleta del reparto arretrato – nella circostanza utilizzato all’ala – ha saltato tre giocatori nipponici come birilli, prima di depositare l’ovale sotto i pali. Un’azione personale favolosa, per una meta che ha consentito agli azzurrini di allungare sul 19-7 (nel conteggio anche l’agevole successiva trasformazione di Brisighella). Nel dettaglio. 30′ del primo tempo. Alessandro Gesi – nipote, figlio e fratello d’arte – è servito sulla sua corsia di competenza, quella destra, pochi metri prima della linea mediana del campo, da un bel cross kick di Sante. L’ala livornese scatta, sembra scivolare, ma riesce a far scivolare il primo avversario. Poi, con un frontino, evita il secondo avversario, per mettere a sedere, successivamente, con una finta, anche l’estremo. Tutto solo il labronico va infine a realizzare la marcatura. L’Italia si è imposta 45-27. Un incontro – l’ultimo del mondiale sudafricano – di fondamentale importanza, che ha consentito di acciuffare la permanenza nel primo gruppo mondiale, a danno dello stesso Giappone (che dunque retrocede nel Gruppo B). Alessandro Gesi è stato impiegato per gli interi 80′. Il suo coetaneo e concittadino Filippo Lavorenti (flanker sportivamente parlando nato nell’Unicusano Livorno Rugby; nell’ultima annata l’avanti è stato protagonista in prestito nel CUS Torino, nel massimo campionato domestico) è entrato al 59′ e dunque ha disputato gli ultimi 21′ di gara. Si è concluso con questa gara un brillante ciclo: in particolare per gli atleti del 2003 è stata in senso assoluto l’ultima partita giocata in una nazionale giovanile. Questo il comunicato completo di federugby.it sulla partita.
Nipponici in partita solo nelle prime fasi, poi valori emersi chiaramente: Passarella a segno tre volte e Player of the Match, il Championship 2024 parlerà ancora italiano
Stellenbosch (SAF) – Un’Italia lucida, fisicamente dominante, confidente nel proprio piano di gioco e capace di disegnare un rugby a tratti travolgente abbatte la resistenza giapponese regalando a se stessa e a tutto il rugby la permanenza nel primo gruppo mondiale anche nel 2024, evitando l’incubo della retrocessione nel Trophy che dopo il match contro Fiji aveva aleggiato sul ritiro Azzurro di Cape Town. Mai davvero in partita il XV nipponico, aggredito fin dalle primissime fasi da una squadra apparsa immediatamente in grado di fare la partita, dominante avanti e più pericolosa nei trequarti, con una mediana sempre in grado di dettare i tempi giusti. Sette le mete del XV di Brunello, quattro nel primo tempo, tre nel secondo, con Passarella protagonista in tre occasioni e poi giustamente nominato Player of the Match. Solo negli ultimi minuti, con il risultato ormai ampiamente in archivio, le due mete giapponesi che hanno reso meno pesante il gap. Emozionante il saluto nel cerchio a fine gara: staff e giocatori uniti in un ringraziamento collettivo, mentre tra le lacrime i 2003 salutavano la maglia azzurra e i compagni dopo due anni fantastici.
Primo Tempo. L’Italia riceve il kick-off giapponesee si fa subito sentire fisicamente, con metri guadagnati palla in mano e mismatch ben costruito al largo che Passarella finalizza portandosi due difensori attaccati alla maglia fino in meta dopo l’assist interno di Bozzoni. Brisighella non converte, Italia avanti 5 a 0 al primo minuto.I nipponici provano a reagire testando la difesa al largo degli Azzurrini, e con una penaltouche dentro i 22 in attacco si giocano una buona chance che però Brisighella risolve spingendo l’ultimo attaccante fuori sulla sinistra. Il XV biancorosso insiste nel possesso, ma la difesa italiana è veloce e pulita nel breakdown, guadagnandosi due penalty che spezzano il ritmo agli avversari.Al 12′ l’azione insistita giapponese trova soddisfazione: doppia penaltouche dentro i 22 in attacco, Bozzoni si fa beccare in anti-gioco e rimedia il primo giallo della partita, poi palla mossa in sovrannumero e meta del Capitano Omachi, con trasformazione facile sotto i pali di Naramoto per 5 a 7 che porta in vantaggio i suoi. L’Italia non ci sta, si porta immediatamente in campo giapponese e sfruttando la maggiore fisicità gratta metri sui raggruppamenti, con Casilio che batte velocemente una punizione vedendo un gap nella difesa schierata davanti: gli avanti azzurri sono dominanti e arrivano sui cinque metri, con piattaforma perfetta per lo stesso Casilio che trova il tocco vincente. Brisighella questa volta è preciso, 12 a 7.Il Giappone prova a gestire territorialmente ma la difesa italiana è attenta e non concede spazi, mentre in mischia chiusa la prima linea asiatica soffre enormemente. Attorno alla mezz’ora il Giappone costruisce un lungo multi-fase dentro i 22 italiani, ma la difesa è una volta di più protagonista costringendo l’attacco a rinculare fino a perdere palla: Sante legge benissimo la situazione e pennella un delizioso cross-kick per Gesi che sul corridoio di destra semina il diavolo a quattro ubriacando gli avversari andando a segnare una meta bellissima che Brisighella converte. 19 a 7.Sul re-start i biancorossi sono efficaci nella pressione e muovono palla con il pack, guadagnandosi un calcio di punizione che Naramoto spedisce a bersaglio da posizione comoda: 19 a 10.L’Italia è più forte nell’uno-contro-uno e sul finale di frazione decide di andare a segnare: drive avanzante da rimessa laterale, palla che viene nascosta ai difensori e poi mossa sul lato aperto, dove Passarella calcola benissimo la linea di corsa infilandosi tra due difensori per il tocco sotto l’acca che regala a Brisighella la conversione più facile del mondo. Italia avanti 26 a 10 e squadre al riposo.
Secondo Tempo. Subito letalel’Italia, che recupera palla dal proprio calcio d’invio innescando su assist di Brisighella la cavalcata prorompente di Botturi, che semina avversari per una cinquantina di metri prima di essere spinto in touche a pochi centimetri dalla meta. Il Giappone è però molto ordinato e sfruttando un buon guadagno territoriale prende un abbrivio che l’Italia legge male, aprendo la difesa per la penetrazione centrale che spedisce poi Oike in meta sul corridoio di destra. Naramoto non converte. 26 a 15.Gli Azzurrini si compattano e tornano subito in campo avversario, erodendo la difesa con un lavoro fisico continuo sulla collisione: al 52′ l’avanzamento è inarrestabile, Quattrini porta palla seguito dai suoi, poi Odiase prende palla e a spallate allunga il braccio per la meta che allontana nuovamente i nipponici nello score. Brisighella ha il piede caldo, 33 a 10.Ultimo quarto: l’Italia ha il pieno controllo della gara ed sposta l’asse dell’attacco sui canali più larghi, testando una difesa che non tiene più. Al 70′ Bozzoni raccoglie una palla golosissima sul passaggio a rientrare di Odiase, inarrestabile in campo aperto. Meta, Brisighella converte e lo score passa sul 40 a 15, subito incrementato da Passarella che di potenza si crea lo spazio per andare a firmare la sua tripletta personale spostando gli avversari come birilli. Brisighella questa volta spedisce largo, 45 a 15.Con 8′ da giocare ed il risultato ampiamente in cassaforte, la difesa azzurra tira i remi in barca e per il Giappone arrivano due mete in rapida sequenza che rendono meno amaro il risultato finale, ma non la retrocessione nel gruppo B che nel 2024 si giocherà il Trophy e la nuova risalita nel Championship.
Il tabellino del match:
Stellenbosch, Danie Craven StadiumWorld Rugby U20 ChampionshipVenerdì 14 luglio 2023 | kick-off ore 12:00 ITALIA U20 v GIAPPONE U20 45-27 (PT 26-10)
Marcatori: PT 1′ m. Passarella, n.t. (5-0); 12′ m. Omachi, t. Naramoto (5-7); 18′ m. Casilio, t. Brisighella (12-7); 30′ m. Gesi, t. Brisighella (19-7); 35′ c.p. Naramoto (19-10); 40′ m. Passarella, t. Brisighella (26-10). ST 46′ m. Oike, n.t. (26-15); 52′ m. Odiase, t. Brisighella (33-15); 70′ m. Bozzoni, t. Brisighella (40-15); 72′ m. Passarella, n.t. (45-15); 76′ m. Hayashi, t. Nonaka (45-22); 79′ m. Nagashima, n.t. (45-27)
Italia U20: 15 Brisighella; 14 Gesi, 13 Elettri, 12 Passarella, 11 Bozzoni (71′ Douglas); 10 Sante, 9 Casilio (72′ Battara); 8 Botturi, 7 Odiase (C), 6 Berlese (59′ Lavorenti); 5 Turrisi (72′ Bozzo), 4 Pontarini (65′ Mattioli); 3 Gallorini (72′ Bernardinello), 2 Gasperini (45′ Quattrini), 1 Pisani (65′ Bartolini)A disposizione: 16. Quattrini, 17 Bartolini, 18 Bernardinello, 19 Mattioli, 20 Lavorenti, 21 Battara, 22 Douglas, 23 BozzoHead Coach: Massimo Brunello
Giappone U20: 15 Yazaki; 14 Oike, 13 Omachi (C – 68′ Ikuta), 12 Nonaka, 11 Muto; 10 Naramoto (61′ Ohshima), 9 Doei (58′ Takahashi); 8 Mogami, 7 Kusuda (61′ Hayashi), 6 Kobayashi; 5 Tajima (68′ Kurita), 4 Sasaki; 3 Tomita (58′ Sugiura), 2 Omoto (58′ Nagashima), 1 Hwang (58′ Yumbe)A disposizione: 16 Nagashima, 17 Yumbe, 18 Sugiura, 19 Kurita 20 Hayashi, 21 Takahashi, 22 Ohshima, 23 IkutaHead Coach: Togashi Koichi
Arbitro: Eoghan Cross (IRFU)
Cartellini: 12′ giallo Bozzoni(ITA); 61′ rosso Takahashi (JAP)Calciatori: Brisighella (ITA) 4/5; Naramoto (JAP) 2/3; Nonaka (JAP) 1/2Player of the Match: Note: Terreno di gioco in buone condizioni, temperatura e giornata con sole velato, Italia nel Championship 2024, Giappone retrocesso nel Trophy 2024.
WORLD RUGBY U20 CHAMPIONSHIP
24 giugno | ore 11:00 Italia-Argentina 15-43 (Pool C)29 giugno | ore 16:00 Italia-Sudafrica 34-26 (Pool C)4 luglio | ore 11:00 Italia-Georgia 17-30 (Pool C)9 luglio| ore 11:00 Italia-Fiji 26-41 (Playoff 9°-12°)14 luglio ore 12:00 Italia-Giappone 45-27 (Finale 11°-12°)
15 luglio partenza per Italia16 luglio fine raduno
Anche contro le Fiji, nel quarto impegno nel campionato del mondo di categoria, in pieno svolgimento in Sudafrica, l’Italia under 20 presenterà, questa domenica 9 (drop d’inizio alle 11:00), nel quindici titolare, due atleti livornesi. Si tratta del trequarti Alessandro Gesi e dell’avanti Filippo Lavorenti, giocatori classe 2003, di indubbio talento, sportivamente parlando nati e cresciuti nel vivaio dell’Unicusano Livorno Rugby. I due, capaci di imporsi giovanissimi alle attenzioni dei tecnici federali e di esordire molto presto nella prima squadra biancoverde, hanno fornito un importante contributo, nell’annata 2021/22, per la promozione della formazione labronica allenata da Marco Zaccagna, dalla serie B alla serie A. Lavorenti è passato nell’estate scorsa in prestito nel CUS Torino, nel massimo campionato domestico, quello del Top10, mentre Gesi (nipote, figlio e fratello d’arte) è stato selezionato per l’Accademia FIR delle Zebre, rimanendo tesserato Unicusano Livorno: ha disputato con la maglia biancoverde, nel positivissimo torneo di A, girone 3, chiuso al quinto posto, due gare (quella esterna con i Cavalieri Prato/Sesto nella terz’ultima giornata e quella casalinga con la Capitolina Roma, nel penultimo turno). Contro le Fiji, Gesi, titolare anche nelle prime tre gare di questo mondiale giovanile, giocherà con la sua maglia numero 15, estremo, ruolo ricoperto anche in occasione delle sfide con Sudafrica e Georgia (solo con l’Argentina è stato impiegato all’ala). Lavorenti giocherà invece flanker (o terza linea ala che dir si voglia), con la maglia numero 6, da lui già indossata nella ‘storica’ sfida vinta con il Sudafrica. Lavorenti non è andato a referto nelle gare con Argentina e Georgia. Domenica mattina – è da scommetterci – saranno numerosi gli sportivi livornesi pronti a seguire la gara Italia – Fiji nella diretta streaming prevista sul sito di Rugby World. Sfida delicata: con un successo gli azzurrini si qualificherebbero alla finale per la nona posizione e soprattutto eviterebbero i rischi di dover giocare successivamente l’antipatica sfida che condannerà una nazionale alla retrocessione del Mondiale gruppo B. Ecco la presentazione dell’incontro nel comunicato di federugby.it.