Alzi la mano chi lo scorso 5 dicembre, all’indomani della sconfitta casalinga (12-16) con il Florentia (il terzo stop nelle prime cinque giornate del torneo), avrebbe immaginato di festeggiare una striscia di successi tanto bella e tanto entusiasmante. Alzi la mano chi pensava che, dopo quella triste domenica invernale, nella quale in extremis era stata mancata la meta del sorpasso, sarebbero arrivate sette entusiasmanti vittorie, tutte quante condite dal bonus-attacco. Nel prossimo turno, il 24 aprile, il Livorno Rugby, capace di racimolare 35 punti nelle sue ultime sette gare di campionato (di più è impossibile…) giocherà proprio in trasferta con il Florentia. I biancoverdi, confermandosi sugli alti livelli espressi nelle due favolose vittorie colte in questo scorcio iniziale di primavera contro le altre due squadre di vertice (con la Rugby Parma lo scorso 27 marzo e con la Roma Olimpic questa domenica 10 aprile), possono sperare di togliersi importanti soddisfazioni pure sul sintetico dei gigliati (il ‘Marco Polo’). Dopo essersi coccolati i cinque punti ottenuti, di prepotenza, contro la Roma Olimpic, e dopo la pausa per la Pasqua, si penserà seriamente ad un derby toscano che (Parma permettendo…) potrebbe mettere in palio una fetta consistente della promozione in A.
Il Livorno Rugby, contro la Roma Olimpic, ha vinto (24-13 il risultato), ha convinto e, soprattutto, ha ottenuto il massimo possibile. Le quattro mete siglate hanno consentito di cogliere anche il bonus-attacco. Ai capitolini sono state concesse solo le briciole (nessun punto per gli ospiti). I biancoverdi affiancano in graduatoria al terzo posto l’Olimpic, ma di fatto la elimina dalla corsa per il salto di categoria. I bianconeri laziali hanno ben due gare giocate in più rispetto al Livorno e rispetto alle altre due squadre in corsa per un posto al sole (appena quattro gli incontri ancora da giocare per i ragazzi di coach Montella). I labronici ora accusano appena quattro lunghezze di ritardo dalla vetta.
Gara intensissima, sotto ogni punto di vista. I biancoverdi partono a razzo. L’ottimo lavoro nelle fasi statiche del pacchetto consente di esaltare il talento del giovane mediano di apertura Alessandro Gesi (il diciottenne, al suo rientro dopo il lungo infortunio). Primi minuti tutti di marca locale. Il solito implacabile – e implaccabile – terza centro Basha apre le marcature al 3′. La sua meta è trasformata da Gaggero, nell’occasione slittato al centro. Altra marcatura sfiorata dai livornesi che poi al 12′ allungano: favolosa la fuga sulla fascia sinistra dell’ala Nicola Zannoni, che deposita oltre la fatal linea. 12-0 e i conti sembrano tornare. L’Olimpic accorcia con un piazzato dell’apertura Valsecchi (12-3 al 22′), ma l’inerzia è sempre nelle mani degli uomini di Zaccagna. Si scalda, anche a livello agonistico, l’incontro. Giallo per il centro dei romani Zorobbio (29′) e seconda meta personale – terza di squadra – di Basha, ancora di forza (35′). Dopo la sua marcatura (e prima della trasformazione realizzata da Gaggero per il massimo vantaggio del match, 17-3), baruffa generale che coinvolge praticamente tutti i contendenti in campo. L’arbitro decide di espellere l’estremo dei padroni di casa Chiesa e il seconda linea degli ospiti Fatucci (i due ‘capri espiatori’). All’intervallo livornesi avanti 17-3, con il bonus-attacco ad un passo. Le due formazioni – rientrato sul terreno di gioco Zorobbio – giocano tutta la ripresa 14 contro 14. In avvio di ripresa (3′) i romani trovano, con un briciolo di fortuna (leggi rimbalzo dell’ovale che beffa due avversari) la prima meta della propria gara. A bersaglio l’ala Pastore. Valsecchi trasforma e poi, al 5′, sigla un nuovo penalty. I capitolini, sfruttando in primis le doti balistiche del proprio mediano di apertura, si riportano pericolosamente sotto (17-13). Nella parte centrale del secondo tempo, le difese delle due squadre sono granitiche. Livorno, dopo averla sfiorata con Gaggero, con un’azione sviluppata sull’out sinistro, segna la meta-bonus. Marcatura frutto di una giocata condotta di forza, con l’inarrestabile pilone Tommaso Ficarra (che lo scorso 3 aprile ha festeggiato i suoi primi 21 anni) capace di sfondare il muro avversario. Gaggero trasforma per il definitivo 24-13. Dopo la Pasqua, si potrà pensare alla rivincita con il Florentia.
LIVORNO RUGGBY: Chiesa T.; Citi, Gaggero, Martinucci, Zannoni N.; Gesi Al., Tomaselli J.; Basha (35′ st Menicucci), Merani, Cristiglio A.; Gragnani Giac. (cap.) (17′ pt Piras), Castellani; Ficarra, Bufalini (18′ st Santi), Ciapparelli G.. A disp.: Andreotti, Mattei, Chiti, Freschi E.. All.: Marco Zaccagna.
ROMA OLIMPIC: Pollak (26′ st Mernone); Fabio, Battarelli (cap.), Zorobbio, Pastore; Valsecchi, D’Angeli (22′ st Casasanta); De Biaggio, Fratini (22′ st Lo Guzzo), Romagnoli; Bernasconi (22′ st Terribile), Fatucci; Tarantino (26′ st Giacometti), Perissa, Vivaldi. A disp.: Bianchi, Casagrande. All.: Daniele Montella.
ARBITRO: Carmine Marrazzo di Modena.
MARCATORI: nel pt (17-3) 3′ m. Basha tr. Gaggero, 12′ m. Zannoni, 22′ cp Valsecchi, 33′ m. Basha; nel st 3′ m. Pastore tr. Valsecchi, 5′ cp Valsecchi, 33′ m. Ficarra tr. Gaggero.