Il Livorno Rugby deve pensare a sé stesso, ad allungare la favolosa striscia di vittorie – tutte quante condite dal bonus attacco – iniziata lo scorso 12 dicembre, ma, a questo punto del torneo, con sole cinque partite da giocare, non può non guardare anche in casa degli altri. I biancoverdi occupano la seconda piazza in graduatoria con 52 punti all’attivo ed accusano quattro lunghezze di ritardo dalla capolista Rugby Parma, formazione solida e di spessore, che nelle sue prime fatiche ha rimediato una sola sconfitta, proprio sul campo dei labronici. Le due formazioni di vertice hanno giocato lo stesso numero di gare (13). Al termine della regular season, la prima andrà a festeggiare il gran salto in A (il secondo campionato domestico). Al massimo, la stagione potrebbe allungarsi, dopo il 5 giugno, con l’eventuale spareggio se due formazioni finissero al primo posto a pari merito. La ‘corsa promozione’, per i ragazzi di Marco Zaccagna è concentrata proprio sui ducali. Il Livorno Rugby non ha, in questo scorcio finale di stagione, un cammino impossibile (in agenda quattro gare interne ed una sola – comunque insidiosa – partita in trasferta, a Siena). Sulla carta più complicato il cammino della Rugby Parma, che in queste prime due domeniche del mese di maggio deve giocare in casa con la Roma Olimpic (l’1) e sul terreno del Florentia (l’8, quando il Livorno Rugby osserverà un turno di riposo). Non è il massimo dell’eleganza, ma quando ci si gioca un obiettivo sportivo concreto, inseguito da tanto tempo (i labronici mancano dalla A dal 2012), è evidente che anche il fair-play può esser messo da una parte: è naturale che il Livorno Rugby faccia, da qui alla fine della stagione, sempre il tifo per gli avversari della formazione parmense. Così come – ovviamente – i ducali faranno il tifo per tutti gli avversari dei biancoverdi.
Gragnani e compagni, in questa domenica, nel quadro della 18° giornata (7° di ritorno) di B, girone 2, ospiteranno, sul prato del ‘Carlo Montano’, nel derby cittadino, i Lions Amaranto Livorno, quinti in graduatoria. Arbitro Carmine Marrazzo, calcio d’inizio alle 16:30 (orario ufficioso). Proprio contro i ‘cugini’, all’andata, sull”Emo Priami’ di Stagno, il Livorno Rugby giocò la ‘partita della svolta’. Il Livorno Rugby aveva rimediato, prima di quel confronto, tre sconfitte nelle prime cinque giornate, mentre i Lions – sfruttando con cinismo un calendario favorevole – avevano all’attivo cinque successi su cinque. Un derby deciso nella seconda parte di primo tempo, nella quale i biancoverdi, toccando altissimi picchi di rendimento, riuscirono a rovesciare il 6-0 iniziale e, già all’intervallo, sul 6-26 e con il bonus-attacco in ghiaccio, erano virtualmente certi dei cinque punti in palio (6-31 poi il punteggio finale). Non è un ‘derby tradizionale’: prima del 3 novembre 2019, il Livorno Rugby non aveva mai ‘incrociato’ altre squadre cittadine in gare ufficiali, con punti in palio. Un pizzico di pepe (leggi un pizzico di sana rivalità sportiva) rende il piatto più appetibile. Esagerando con il pepe, il piatto diventa immangiabile, ma senza pepe il piatto è insipido. Zaccagna dovrebbe contare sui rientri di Gesi e Lavorenti, reduce dalla brillante esperienza con la maglia dell’Italia under 19, e su Ianda, che ha scontato tre settimane di squalifica dopo il rosso rimediato in casa del Formigine. Mancherà, sempre per squalifica, nel reparto arretrato, Chiesa. Indipendentemente dal nome dell’avversario, la verità è che ripetendosi sugli alti livelli espressi nelle vittoriose partite contro le altre ‘big’ del girone (Parma, Roma Olimpic e Florentia, in ordine cronologico), il Livorno Rugby ha i mezzi per imporsi, per centrare il bonus-attacco e chissà, chiedendo un grosso favore alla Roma Olimpic ridurre (o addirittura annullare…) il distacco dalla Rugby Parma capolista. Comincia un mese di maggio decisivo per un grande sogno.
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