La prima partita del 2022 coincide, per il Livorno Rugby, con la visita alla squadra fanalino di coda.
Quella in programma questa domenica alle 14:30, sul terreno ‘Zanelli-Tassinari’ contro i padroni di casa dell’Imola, è una partita del tutto particolare per mille motivi, che vanno al di là dell’importanza della posta in palio.
Nella città di Imola, la ‘storica’ società labronica delle Tre Rose, nata nel lontano 1931, ha vinto anche un titolo italiano, circa 22 anni fa. Era domenica 4 giugno 2000, quando la squadra biancoverde under 18 si impose nella final-four per il tricolore di categoria (indimenticabili i successi 12-7 sul Petrarca Padova e 11-5 sul Milan). In senso assoluto è stato il primo scudetto di una rappresentativa della palla ovale toscana: il secondo (e per ora ultimo) titolo nazionale di una formazione della nostra regione è stato colto dal Gispi Prato under 15 nel 2005. Sempre nel settore giovanile (under 19 e under 17) sognare qualcosa di importante in questa annata, per il Livorno Rugby, costa poco (ed è lecito…).
La partita della prima squadra a Imola è valida per l’ultima di andata del girone 2, il raggruppamento del centro Italia, di serie B e segna il ritorno in campo dopo 70 giorni di forzato stop: alle già previste vacanze natalizie si è aggiunta l’ulteriore interruzione imposta dalla FIR e causata dall’aumento dei contagi da Covid-19. L’8°, 9° e 10° giornata, inizialmente in programma il 16, il 23 e il 30 gennaio, verranno recuperate rispettivamente il 27 febbraio, il 13 marzo e il 15 maggio.
Il ‘letargo agonistico’ lungo più di due mesi rende difficile ogni previsione, visti i problemi, per tutti quanti, di programmare una proficua tabella di lavoro nel corso delle sedute settimanali, con tanti giocatori per troppo tempo indisponibili perché alle prese con il Covid-19 o perché in attesa del ‘Return to play’. Anche a Imola, saranno tante le assenze per i biancoverdi: solo alla vigilia della trasferta coach Marco Zaccagna saprà chi realmente è a disposizione.
Il Livorno Rugby, nella sua ultima gara – che risale al 12 dicembre; successo 6-31 ‘in trasferta’ nel derby cittadino con i Lions Amaranto – ha messo in mostra qualità di primissimo piano per la categoria. Basha e compagni, che attualmente, con i loro 17 punti occupano la sesta piazza in graduatoria, scavalcherebbero, con un successo a Imola, il CUS Siena, quinto a quota 19 e fermo questa domenica per il proprio turno di riposo. Il Livorno Rugby ha giocato finora solo sei partite, mentre il CUS Siena e lo stesso Imola di gare finora ne hanno all’attivo sette.
I rossoblù romagnoli hanno sempre perso e scontano 4 punti di penalizzazione, per un errore burocratico commesso in occasione del match casalingo con la capolista Rugby Parma (match finito 7-80 per i ducali ospiti).
L’Imola, sul campo, ha racimolato due punti, con il doppio bonus strappato in occasione della sua miglior gara, quella persa a testa altissima, in casa con la Roma Olimpic. Ricapitolando: Imola è ultima a meno due e, pur avendo fatto sudare le proverbiali sette camicie alla Roma Olimpic (attualmente quarta e comunque tra le migliori formazioni del girone), non è certo molto più forte di Jesi e Formigine, travolti, rispettivamente 69-0 e 68-0, dal Livorno Rugby nella parte iniziale del torneo.
Liberissimi di toccar ferro, ma la verità è che – al netto delle tante defezioni e dei tanti problemi di cui sopra – i labronici possono contare, in terra romagnola, sul favore del pronostico. È opportuno ricordare come in questa stagione non sono previste retrocessioni e dunque anche le squadre di coda non hanno la necessità di trascinare gli incontri sulla bagarre, pur di cogliere punti a tutti i costi.
Curiosamente nelle prime tre fatiche del 2022, il Livorno Rugby giocherà contro le ultime tre: il 27 febbraio, per il recupero dell’8° di andata, sfida interna con il Valorugby cadetto (penultimo a quota 1) e il 6 marzo, per la prima di ritorno, trasferta con lo Jesi (terzultimo a quota 7). Al di là di ogni altra valutazione tecnica, è davvero bello, dopo 70 giorni, poter rivedere mischie e placcaggi. È bello, per i biancoverdi, gustarsi la ripartenza nel ‘Gran Premio di Imola’.