CNA FITA scrive all’AGCOM: “Infrange la tutela della concorrenza, in più non c’è lavoro, il gasolio è risalito e la committenza spinge le tariffe al ribasso“
La battaglia di CNA Fita (che rappresenta il mondo dell’autotrasporto merci e persone), contro l’introduzione di un pedaggio selettivo sulla FI-PI-LI a danno dei mezzi pesanti promossa dalla Giunta Regionale Toscana, non si ferma.
L’associazione nazionale ha infatti inviato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcom) una segnalazione in cui si evidenziano le criticità del progetto deliberato dalla Giunta di introdurre, a decorrere dal 2024, il pedaggio dei veicoli pesanti sulla Strada di grande comunicazione che collega Firenze, Pisa e Livorno.
“La Fi-Pi-Li – spiega il coordinatore di CNA Fita Livorno Alessandro Longobardi – serve alcuni tra i più grandi distretti industriali d’Italia e, quindi, l’introduzione del pedaggio a pagamento per i veicoli pesanti non potrà mai interrompere il flusso di merce a loro strettamente collegata. L’aumento dei costi collide invece con la necessità di garantire alle imprese interessate pari condizioni di accesso al mercato. Le imprese stanno già soffrendo un elevato nuovo aumento dei costi del gasolio, il rincaro delle manutenzioni, dei ricambi, dei pneumatici e delle tariffe autostradali; il lavoro invece soprattutto qui in zona è drasticamente diminuito e le imprese committenti hanno già avviato la spirale negativa del ribasso delle tariffe”.
“La scelta della Regione Toscana – aggiunge il presidente Massimo Angioli – senza apportare sostanziali benefici alla viabilità, rischia di destabilizzare non solo l’autotrasporto di merci e persone ma l’intera economia della zona produttiva interessata. Per questo motivo CNA Fita nazionale si è appellata all’Agcom e, se necessario, metterà in campo ogni altra iniziativa per ovviare alla sciagurata misura che si intende adottare e che potrebbe fare da pericolosa apripista anche per altre realtà regionali”.