Comunicato stampa a firma gruppo consiliare Buongiorno Livorno post consiglio comunale del 13 luglio
“Giornata impegnativa quella di giovedì in Consiglio, non solo per il tour de force cui ci ha costretto questa Giunta per la propria incapacità di gestire i tempi e la pianificazione, ma soprattutto per il clima ostile e l’atteggiamento prepotente che questa Amministrazione esercita nei confronti di opposizioni, cittadini e minoranze.
Erano in discussione gli atti di pianificazione urbanistica più importanti per il futuro della città, atti su cui chi governa Livorno non ha voluto aprire il benché minimo dialogo né ascoltare critiche e proposte: al contrario, ha tirato dritto, con l’unico obiettivo di adottare la variante generale al Piano Strutturale e il Piano Operativo in fretta e furia, in modo da poterli approvare definitivamente prima che scada il mandato.
Questa pianificazione (lo abbiamo già denunciato) non guarda al futuro se non attraverso strumenti di sviluppo vecchi e – si sperava – ormai sorpassati.
Si ignora del tutto l’emergenza climatica che ci ha già massacrato e continuerà a metterci a rischio e così non si dota Livorno di alcuna difesa: anzi, si continua a costruire, nonostante la nostra città chiuda, ogni anno, con un saldo demografico negativo.
Tutta l’incapacità di sviluppare e dotare la città delle opere necessarie senza devastare il territorio sta già tutta nella decisione di costruire un ospedale nel più antico parco pubblico di Livorno, abbattendo decine e decine di alberi secolari ed edificando nuovi 66.000 mq.
Ma si va oltre all’incapacità: in una città che si svuota e che è stata devastata da un’alluvione solo pochi anni fa, si decide di consentire a privati di continuare a fare profitto ampliando il Nuovo Centro con ulteriori 12.000 mq di magazzini e uffici e, sempre in quell’area, con il voto compatto delle destre, si delibera di ampliare lo stabilimento della ditta produttrice di armi Leonardo spa: PD e destra convergenti nel favorire lo sviluppo dell’economia legata alla speculazione edilizia e alla guerra.
Con queste belle premesse, cosa decide di fare la maggioranza con il nuovo Piano operativo?
Tra le altre cose, decide di consentire la costruzione di:
● parcheggi multipiano sul lungomare e in quartieri residenziali, come se l’Odeon non avesse già portato abbastanza sciagure.
● 5.500 mq di villette e palazzi agli orti urbani di via Goito; 4.700 mq di edificazione residenziale ad Antignano; 65.000 mq nelle campagne tra Pian di Rota e Vallin Buio, in piena zona di rischio idraulico.
● edifici a Montenero e anche al Castellaccio, e – ma sì, perché no? – in via del Limone.
● Altri 3.000 mq saranno cementificati e asfaltati per un centro sportivo tra Salviano e Marignano; 5.600 mq per complesso polifunzionale in via di Collina; 1.800 mq in via della Padula, 2.000 mq in via delle Sorgenti nord e ancora 5.000 in via delle Sorgenti sud.
● Persino sul Monte Burrone, nell’ex sito estrattivo, 600 mq. di nuova edificazione
In totale, quindi, avremo ulteriori 80.000 mq di superfici residenziali per nuove costruzioni, che solo in parte saranno dedicate all’edilizia residenziale sociale e pubblica.
E ancora: si prevedono 30.000 mq di nuove costruzioni per strutture ricettive dedicate ai turisti, e altri 65.000 mq, sempre di nuova costruzione, per funzioni direzionali e di servizio.
Non basta: 100.000 mq di nuove edificazioni andranno alla logistica (categoria funzionale: commercio all’ingrosso e depositi), mentre
720.000 mq, sempre di nuove costruzioni, saranno dedicate all’industria e all’artigianato in area portuale e altri 50.000 nel territorio già urbanizzato.
Il PD, che proprio in questi giorni approva in Europa la cosiddetta Legge sul ripristino della natura, qui a Livorno ha dei rappresentanti che evidentemente preferiscono tutelare altri interessi e che in questo sono piazzati fermamente sulle stesse, identiche, posizioni della destra.
In Europa, infatti, la legge “pro natura”, passata nonostante i voti contrari di destra ed estrema destra, prevede che i vari Stati membri mettano in campo, obbligatoriamente, tutte le misure necessarie per ripristinare almeno il 20% di tutte le aree terrestri e marine dell’Unione europea. A Livorno, invece, si continua a pensare che l’unico modello di sviluppo sia legato alla cementificazione.
Su questo PD, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Salvetti vanno d’amore e d’accordo. Di più: le destre corrono in aiuto del Sindaco e si schierano in sua difesa rispetto alla questione del conflitto potenziale di interessi che Salvetti ha nei confronti delle smanie edificatorie del suo datore di lavoro, Fremura.
Qui si dimostra di non comprendere che la posizione di Salvetti, legato dal vincolo di lavoro subordinato a uno dei maggiori imprenditori livornesi, tra l’altro, nel settore edilizio, non è in discussione. Il legame esiste, è innegabile.
Il punto è come il Sindaco abbia deciso di gestirlo, negando l’evidenza e, in barba a tutti gli indirizzi giurisprudenziali sul tema, partecipando alla discussione e al voto su temi a rischio.
La situazione, molto grave e per nulla trasparente, mette a rischio la credibilità non solo dell’Amministrazione e della maggioranza che la sostiene, ma anche della politica in generale.
Se ne è accorto, sembra, persino Romiti”