Comunicato stampa a firma Lorenzo Cosimi candidato sindaco per il Partito Comunista Italiano
“23.000 anni di carcere, 154.000 combattenti per la libertà in Italia e all’estero, 43.000 combattenti caduti per la libertà in nome dell’antifascismo. Dentro tali numeri Livorno è presente e attiva. Questo il contributo che i comunisti in Italia hanno dato per la liberazione del nostro paese dalla tirannide nazi-fascista. Non è immaginabile Antifascismo e resistenza senza i comunisti. Oggi ci apprestiamo a celebrare il 79° anniversario della liberazione in un contesto politico nazionale e internazionale del tutto singolare, la guerra purtroppo è entrate a pieno titolo nel nostro vivere quotidiano con una certa normalità, dove un popolo, quello palestinese, viene massacrato quotidianamente nella totale indifferenza delle cosiddette democrazie e dove organizzazioni naziste sono viste come vittime indifese che lottano per la libertà. Come se non bastasse vi sono alte cariche istituzionali che non rinnegano il proprio passato poiché ancora oggi sono alfieri di una cultura aggressiva e antidemocratica, la censura culturale come arma di controllo politico, le cariche a freddo della polizia contro gli studenti, contro coloro che manifestano il proprio dissenso contro il sistema, questo è oggi il nostro povero paese, non è certo il paese per cui i partigiani e gli antifascisti hanno combattuto e in molti casi persero la vita. Un paese in cui alcune formazioni politiche che si definiscono di “sinistra “equiparano fascismo e comunismo, ben sapendo quale è stato e quale sarà il tributo che i comunisti daranno per l’affermazione della democrazia, per la difesa e l’attuazione della carta costituzionale. La responsabilità di aver sdoganato, di aver in un certo senso compreso, le scelte dei “ragazzi di Salò” è un atto di una gravità assoluta, il perseverare del revisionismo storico ha minato le basi stesse della cultura e della politica, è una iattura dalla quale dobbiamo liberarci. L’antifascismo e la lotta partigiana non sono valori negoziabili, rappresentano le fondamenta della costituzione e del riscatto contro la dittatura. Ora e sempre Resistenza.”