Lunedi 22 Luglio alle ore 1730 a Genova si terrà un evento dedicato all’empowerment femminile nel settore portuale e marittimo dal titolo “il porto delle donne: un manifesto al femminile per gli scali liguri” . Il titolo prende ispirazione dal progetto ideato dalla già Assessora al Porto del Comune di Livorno Barbara Bonciani, realizzato e promosso dall’Amministrazione Comunale di Livorno, in collaborazione con l’Università di Pisa, l’Associazione internazionale per la collaborazione fra porti e città RETE e il CNR Iriss dal titolo “Il porto delle donne. Le donne nel sistema portuale e marittimo, perché no?”. Il Progetto, come noto, ha inteso far conoscere il lavoro svolto dalle donne nei porti e nel comparto marittimo partendo dallo scalo labronico, oltre che
facilitare un dialogo fra gli addetti ai lavori per un migliore inserimento delle donne in questi settori. Le donne, infatti nelle imprese portuali in Italia raggiungono appena il 6% della forza lavoro complessiva, mentre in ambito marittimo non esiste alcun dato pubblico sulla presenza delle donne
italiane imbarcate. Nel nostro Paese, infatti, l’ultimo censimento realizzato da Cnel e Inps nel 2019 ha fornito il numero ufficiale di personale marittimo, pari a 35.983 unità, di cui 27.866 imbarcati e il resto personale di terra. Tuttavia, il dato non è stato disaggregato per genere, per cui non abbiamo nessuna cognizione di quante donne ci siano sul totale dichiarato. In ambito portuale, la tendenza di presenze femminili è decisamente migliore nell’alveo delle Autorità di sistema portuale, vale a dire in quegli enti a cui la Legge attribuisce funzioni di regolamentazione e controllo dei porti. In questi enti, sedici in totale nel nostro Paese, la presenza delle donne raggiunge il 46%, con il 31% delle donne in posizioni dirigenziali e il 47% nelle posizioni di quadro. Tuttavia, resta il deficit nelle posizioni apicali. Attualmente nelle quindici Autorità di sistema portuale del Paese non abbiamo neanche una donna Presidente e solo due donne ricoprono il ruolo di Segretario Generale, nomina di diretta fiducia del Presidente.
L’evento ha lo scopo di creare un dialogo costruttivo e a proporre iniziative concrete per incrementare la presenza femminile nei ruoli decisionali e operativi del settore portuale. Attraverso discussioni e testimonianze, “Il Porto delle Donne” vuole delineare strategie efficaci per superare le
barriere di genere e promuovere una cultura lavorativa inclusiva.
Tra le relatrici la Sociologa e Vicepresidente RETE Italia Barbara Bonciani che porterà a Genova una testimonianza del lavoro partito da Livorno con il Progetto “Il porto delle donne” arrivato all’attenzione nazionale ed europea e diventato un’azione positiva a favore dell’occupazione femminile nel settore portuale e marittimo, evidenziando alcune azioni da implementare per favorire l’empowerment femminile nei due settori.
Moderato dalla giornalista Morena Pivetti, l’evento di Genova metterà in luce le sfide, ma anche le opportunità offerte dal settore portuale alle donne e sul valore aggiunto portato da quest’ultime ai settori per la competitività del Paese. Tema centrale la leadership femminile nei porti e l’accesso alle professioni portuali e alla crescita professionale per le donne. La discussione si concentrerà anche sulle modalità mediante le quali le donne possono guidare il futuro dei porti, con particolare riferimento agli scali Liguri.
Barbara Bonciani ha parlato del porto di Livorno a Rotterdam
Barbara Bonciani , Vicepresidente Rete (associazione Internazionale per la collaborazione fra porti e città ) di cui il Comune di...