Intervista esclusiva con il factotum della squadra: “In un mese dalla crisi alla rinascita”
Ribalta oggi per Maurizio Melis, il presidente-allenatore-giocatore classe 1958 della TDS-Toscana Disabili Sport che con la squadra “Ortopedia Michelotti TDS Livorno” si appresta ad esordire nel girone C della serie B di basket in carrozzina FIPIC (Federazione Italiana Pallacanestro In Carrozzina) domani sul campo della “Menarini Volpi Rosse” di Firenze, squadra esperta che mira alla promozione in A grazie anche all’innesto di nuovi acquisti di valore.
Con quale emozione vi apprestate a iniziare il torneo?
Rispondo a questa tua domanda pensando ad un’immagine impressa un mese fa nella mia mente: eravamo in crisi assoluta, organizzativa e finanziaria, e ad un allenamento riunii la squadra e comunicai ai ragazzi che avremo dovuto rinunciare al campionato. In quel momento, esaminati la miriade di adempimenti da espletare per le gare interne ed esterne, soprattutto riguardo al Covid 19, la difficoltà di reperire un campo in cui giocare, le ingenti spese per le trasferte e i tamponi prescritti dai protocolli anti pandemia, mi sembrava l’unica scelta da fare. Le mie preoccupazioni avevano oscurato tutta la gioia per essere finalmente riusciti ad iscriverci al campionato e soprattutto pensavo che anche i ragazzi avrebbero convenuto che sarebbe stata la scelta migliore.
E’ leggendo nei loro sguardi tristi e delusi che mi sono accorto di aver sottovalutato quanto avevano desiderato quello che si concretizzerà domani. Per cui l’emozione è infinita. Oscura persino quella che ebbi 25 anni fa al mio vero esordio nella società che avevo fondato a Cagliari, il Basket Disabili Sardegna. Nulla può eguagliare la luce che vedo ora brillare negli occhi di questi ragazzi che tanti sacrifici (loro e le loro famiglie) hanno fatto in questi 4 anni di allenamenti.
Quali sono quindi le vostre aspettative?
Zero riguardo alla classifica. Sappiamo che, contro squadre esperte e titolate e giocatori che calcano i parquet di tutta Italia da decenni avremo poco da opporre. Tante invece riguardo al nostro impegno e al mettere alla prova quanto imparato in questi anni. Speriamo di non finire il campionato a zero punti, vorremmo vincere qualche partita, ma la cosa più importante oggi è far vivere a questi ragazzi l’emozione del gruppo, del mettersi in gioco, della stretta di mano…
Vorrai dire di gomito…
Sì già… mamma mia, il covid… Del tocco col gomito che faremo alla fine di ogni partita, che si vinca o si perda.
A proposito di covid, dovrete andare a giocare anche in “zone calde”, come Bologna che in questi giorni è arancione scuro. Siete preoccupati?
La FIPIC, la nostra Federazione, ha organizzato tutto molto seriamente e con la massima attenzione alla salute di tutti i partecipanti. Da oggi (venerdì 5 – ndr) tutti i partecipanti, giocatori e tutto lo staff di tutte le squadre, persino gli arbitri, effettueranno settimanalmente un tampone rapido che stabilirà chi potrà o non potrà partecipare agli incontri, con tutti i palazzetti chiusi al pubblico e sottoposti ad un rigoroso protocollo di controlli.
Immagino avrete dei ringraziamenti da fare per essere arrivati a questo punto.
Quanto spazio mi dai? La lista è lunghissima… Dovrei partire dall’ex vicesindaca Stella Sorgente, che nel 2016 mi concesse il primo spazio per giocare, a Maurizio Vortici che ci fornì assistenza in mille modi, a Massimo Faraoni, boss della Don Bosco, che fu il primo in assoluto a Livorno che mi dette fiducia e mise mano al portafogli personale per aiutarci, all’ex assessore allo sport Andrea Morini che fu il promotore di una delibera di giunta che permette a noi e alle società che fanno sport paralimpico di usufruire degli impianti comunali in maniera gratuita, tutti atti che sono stati propedeutici per quello che è oggi la TDS. Poi nel tempo sono da ringraziare tutti i donatori privati che ci hanno sostenuto coi contributi, perché sino ad oggi la TDS si è sorretta quasi esclusivamente su di loro e ben pochi o quasi nulli contributi pubblici. Oggi un ringraziamento va dato a Roberto Consigli, il presidente della Libertas 1947 che ci ha sostenuto in mille modi (ad esempio ci ha donato i costosi palloni con cui giocheremo le partite) ma che soprattutto ci ha dimostrato una vicinanza e garantito il supporto di tutta la sua organizzazione per le nostre gare interne, senza tralasciare il supporto morale di saperlo sempre vicino e disponibile. Vanno ringraziati Gabriele Vannucci e Sandro Frediani della Misericordia di Livorno, con Annalisa Gatto che si è fatta nostra portavoce con loro, che ci somministreranno i tamponi settimanali e ci forniranno i mezzi accessibili con cui potremo effettuare le trasferte, e la Farmacia Farneti, nelle persone del dott. Francesco Farneti e la dott.ssa Linda Massarelli, che ci ha fornito un bel po’ di tamponi da effettuare anche per la squadra di nuoto e ci supporta continuamente con iniziative volte al bene di tutta la comunità delle persone con disabilità di Livorno. E non ultimo il sindaco Luca Salvetti che si sta facendo in quattro per farci avere la disponibilità di un campo, cosa complicata dalla chiusura della Bastia per il fallimento del gestore.
Infine il nostro main sponsor, nonché sponsor tecnico, l’Ortopedia Michelotti, una delle più grosse realtà del settore in Toscana, che ci assiste per le carrozzine dall’acquisto alla manutenzione e ci sostiene finanziariamente nelle nostre attività.
Che cosa chiedete alla città? Intesa anche come tifosi.
Purtroppo tutte le gare si svolgono a porte chiuse, perché sono convinto che i tifosi sarebbero arrivati a centinaia. Tutte le realtà a cui ci siamo avvicinati ci hanno dimostrato vicinanza e che non vedono l’ora che la nostra squadra scenda in campo. Alla città chiedo quello che abbiamo chiesto sinora: sostenete questi ragazzi. Hanno fatto e fanno grossissimi sacrifici per arrivare dove sono ora, hanno bisogno di vedere che vengono sostenuti come veri atleti, e non come delle persone disabili che fanno un’attività ricreativa. Potete commentare i post della nostra pagina Facebook e Instagram, ma anche iscrivervi all’associazione nella pagina “Iscrizione” del nostro sito all’indirizzo https://www.toscanadisabilisport.org/iscrizione.
Il debutto per definizione è un punto di partenza, ma in questo caso è anche un punto di arrivo perché il percosso è stato lungo e tortuoso. Ti guardi indietro e qual è il tuo primo pensiero?
Questa è una domanda cattiva Fabrizio, perché ormai mi conosci e sai quanta passione ho per questo gruppo e non è bello da parte tua far piangere una persona anziana (ride – ndr).