Guarda la diretta di “Amaranto” https://fb.watch/nrsnR95EJs/
Ieri sera l’allenatore del Livorno Giancarlo Favarin è stato ospite della nostra trasmissione in diretta ‘Amaranto’ durante la quale ha risposto alle domande dei nostri giornalisti, ma soprattutto dei tantissimi tifosi che sono intervenuti anche con commenti ed elogi.
Per il tecnico è stato un vero e proprio bagno di folla seppur virtuale. Parole di incoraggiamento e di apprezzamento da parte di tutti per un uomo schietto e trasparente, che fa della grinta e dei sani principi del calcio il proprio credo. “Abbiamo un ottimo gruppo e non solo dal punto di vista tecnico – ha dichiarato Favarin – ma anche sotto il profilo umano.
Dispiace per i giocatori che al momento sono fuori per infortunio e che sapranno dare il loro contributo alla causa”. La chicca della serata è stata la notizia che dal 16 ottobre sarà a disposizione il campo del centro Coni di Tirrenia dove la squadra andrà ad allenarsi: “Nel frattempo – ha detto Favarin – ringraziamo la società del Carli Salviano che ci ha messo a disposizione le sue strutture. Senza questo aiuto, tutto sarebbe stato più complicato”.
Infine, una punta di amarcord per l’attuale allenatore che giocò con la maglia del Livorno dal 1981 al 1983: “Il primo anno fu sofferto dal punto di vista societario (il club fallì NDR), ma riuscimmo a salvarci sebbene fossimo un manipolo di giovani sconosciuti.
Il 5 giugno 1983, invece perdendo a Napoli con il Campania retrocedemmo in C2 e quello è un graffio che ho nell’anima e che conto di cicatrizzare quest’anno riportando il Livorno là dove merita. La definizione del presidente? Una persona entusiasta e perbene. Merita di essere acclamato dagli sportivi. Puoi riportare la società in C e con la carica che dànno questo tifosi, chissà, magari anche più su. A proposito. Ho trovato una tifoseria ferita dalle ultime delusioni, ma pronta a sostenerci. E quest’ultima constatazione per noi è fondamentale”.
Foto:Simona Marzi