Il progetto “Controllo di vicinato” arriva nel quartiere Coteto Giovedì 13 ottobre alle ore 17.30 incontro pubblico nella sede della Cassa Edile di via Piemonte
Dopo la presentazione a giugno per il quartiere Shangai, il progetto di sicurezza urbana “Controllo di Vicinato” arriva anche a Coteto, con un incontro aperto alla cittadinanza in programma giovedì 13 ottobre alle ore 17.30 pressola sede della Cassa Edile (via Piemonte 62).
Saranno presenti il sindaco Luca Salvetti, la comandante della Polizia Municipale Annalisa Maritan e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Fondamentale la partecipazione dei cittadini del quartiere, in particolare di quelli interessati a collaborare attivamente a questo progetto frutto di un protocollo sottoscritto nel marzo 2020 da Prefettura di Livorno e Comune di Livorno.
L’iniziativa è finalizzata a fornire un ulteriore contributo all’attività di prevenzione generale e di controllo del territorio, istituzionalmente svolta dalle Forze di Polizia, tramite il coinvolgimento di una rete di cittadini che segnalino alle forze dell’ordine situazioni di illegalità o di degrado.
Fra i cittadini che manifesteranno la propria disponibilità a far parte dei gruppi di controllo di vicinato, l’Amministrazione individuerà uno o più “coordinatori”, che saranno opportunamente formati e avranno un canale di comunicazione diretta con le forze dell’ordine.
Come si svolge l’azione di controllo
L’azione di controllo di vicinato consisterà nell’osservazione di fatti e circostanze che accadono nella propria zona di residenza e risultino d’interesse ai fini della sicurezza comune.
Le segnalazioni potranno per esempio riguardare la presenza di mezzi di trasporto o persone palesemente sospette, la fuga sospetta di mezzi o persone, la presenza in luogo pubblico di auto, moto o biciclette che si sospettino rubate, la presenza di persone in stato confusionale o in evidente difficoltà, la presenza di ostacoli pericolosi sulle strade, situazioni significative di degrado urbano e disagio, atti vandalici, fenomeni di bullismo, utilizzo indebito di spazi pubblici.
Cosa non possono fare i “coordinatori”
Non possono sostituirsi alle Forze dell’Ordine, non possono utilizzare uniformi, emblemi e distintivi riconducibili alle forze dell’ordine o a organizzazioni politiche. È fatto divieto di mettere in atto incaute iniziative personali, comportamenti imprudenti, intervenire direttamente in caso di commissione di reati, sconfinare in forme di pattugliamento attivo del territorio, segnalare fatti e situazioni che non rappresentino alcuna minaccia alla sicurezza, all’incolumità e alla pubblica tranquillità.
L’Amministrazione comunale invita i residenti del quartiere a partecipare all’incontro pubblico di giovedì 13 ottobre, nel corso del quale saranno forniti ulteriori dettagli sul progetto.
Foto:Simona Marzi