Cancellati i ko con S. Miniato e Ozzano, nonostante l’assenza di Castelli
Alla prima curva pericolosa del campionato – dopo due sconfitte consecutive buone per minare le certezze conquistate nelle prime quattro giornate – la Officine Opus Libertas 1947, non va in testa coda. Anzi, sul campo dell’Use Empoli, accelera e scappa via subito ai padroni di casa (0-5 in un amen) e non molla più la presa se è vero che la squadra di Marchini non metterà mai il naso avanti nei 40′ di gara. E dire che i ragazzi di Garelli hanno dovuto fare a meno di Castelli, costretto in panchina per onor di firma da un fastidio agli adduttori. L’assenza del loro leader silenzioso, però, non ha scalfito la feroce concentrazione della Libertas che ha messo insieme un primo quarto perfetto, da 26 punti totali e percentuali altissime dal campo. Nel secondo quarto Empoli prova a rientrare, ma la Libertas rintuzza la rimonta degli avversari, arrivati a un divario minimo di 5 punti. All’intervallo lungo a Empoli la temperatura è ancora -10 (35-45).
Il terzo quarto non è brillante. Finisce 14-11 per Empoli che prova a crederci (49-56), ma un terribile parziale di 3-15 fa volare la Libertas a +19 (52-71) e a chiudere la partita. E mai ci fu vittoria più figlia del collettivo questa perché tutti i giocatori – sei uomini in doppia cifra – hanno contribuito al successo alternandosi nel trascinare la squadra alla vittoria. Per Gigi Garelli un bel sospiro di sollievo dopo il ko con Ozzano che lo aveva fatto imbufalire.