Comunicato stampa a firma Alessandro Palumbo Capolista di Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale e Presidente provinciale di Gioventù Nazionale Livorno
“Apprendo con molta preoccupazione un aumento non indifferente di aggressioni ai danni degli operatori sanitari e a danno dei volontari delle associazioni di pubblico soccorso.
L’Infermiere, cosi come il semplice volontario, proprio come un agente di Polizia, si trovano spesso a dover interagire con soggetti in stato di ebbrezza, con tossicodipendenti, con soggetti affetti da disturbi psichiatrici oppure, molto più semplicemente, anche con dei criminali di ogni nazionalità.
Queste aggressioni spesso avvengono al pronto soccorso, luogo dove ogni cittadino dovrebbe sentirsi sereno e rassicurato, pronto a ricevere la migliore assistenza, grazie alla professionalità dei nostri infermieri e dei nostri medici livornesi. Al pronto soccorso, l’ultima é avvenuta due giorni fa, ad opera di tre nordafricani che hanno scatenato il caos per una semplice bicicletta, costringendo all’intervento le forze dell’ordine, le quali, a volte, non riescono ad arrivare nel tempo utile ad evitare lesioni al personale sanitario e ai cittadini presenti.
Nella notte di giovedi, invece, in zona borgo, ad altezza Piazza Mazzini, un gruppo di tunisini ha aggredito dei nostri concittadini livornesi, per motivi ancora da chiarire. La parte ancora più grave, tuttavia, é che questi, armati di coltelli, siano saliti sull’ambulanza per proseguire la loro azione criminosa ai danni di chiunque, persino dei volontari, rimasti feriti anch’essi.
Quello che propongo é che il prossimo Sindaco convochi ad un tavolo l’ASL, le associazioni del soccorso cittadino, la Prefettura e la Questura, per firmare un nuovo protocollo di sicurezza, per dotare almeno due infermieri per turno del pronto soccorso, ed almeno un operatore sull’ambulanza (magari due in orario notturno) di spray al peperoncino, come previsto dal Codice Penale e dal Decreto Ministeriale del 2007 nei casi di legittima difesa.
Accompagnato ovviamente da una formazione e da un addestramento specifici, per i casi di inevitabile necessità in cui poterlo utilizzare, a tutela del loro servizio, ma soprattutto della loro incolumità e di quella dei cittadini bisognosi di assistenza.
Non possiamo più girarci dall’altra parte, come ad esempio l’aver respinto in consiglio comunale la proposta di fornire il taser alla polizia municipale, per volontà contraria del sindaco , sostenendo sempre si tratta di percezione.
Se non ci occupiamo di fornire gli strumenti e le tutele a chi dedica la sua vita al bene del prossimo, diamo un pessimo messaggio a chi pensa di venire a delinquere impunemente nella nostra città”